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Ubriaco maltratta e insulta i genitori, custodia cautelare in carcere per un 41enne di Candelo

Durante un episodio di violenza l’uomo ha fratturato il setto nasale del padre con una cinghiata

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CANDELO – Nella giornata di sabato 3 luglio i Carabinieri della Stazione di Candelo hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di un uomo di 41 anni di Candelo, responsabile di gravi episodi di reato di maltrattamenti in famiglia.

In più occasioni ha maltrattato i genitori

Le delicate indagini, dirette e coordinate dal Procuratore della Repubblica Dr.ssa Teresa Angela Camelio, hanno avuto il loro epilogo nel mese di giugno 2021 quando l’indagato, a causa della frequente assunzione di sostanze alcoliche, in più occasioni ha maltrattato, insultato e percosso i propri genitori rendendo loro una non facile esistenza.

Sei interventi dei Carabinieri solo nel mese di giugno

A causa di tali gravi comportamenti, in più occasioni i Carabinieri della Stazione di Candelo sono dovuti intervenire presso il nucleo familiare oggetto dell’indagine, a richiesta degli stessi familiari o di altre persone (parenti e vicini di casa) per porre fine alle vessazioni nei loro confronti. Solo nel mese di giugno, i Carabinieri di Candelo hanno dovuto effettuare ben 6 interventi presso l’abitazione dell’indagato dove questi, in preda ai fumi dell’alcol aveva maltrattato i genitori i quali, finalmente decisi a collaborare con le Istituzioni, hanno sporto denuncia e ricostruito i fatti, permettendo a questo ufficio, di raccogliere gli elementi necessari per poter richiedere ed ottenere una ordinanza di custodia cautelare in carcere.

Rompe il setto nasale del padre con una cinghiata

Le indagini, svolte in maniera riservata e con celerità, oltre alle diverse dichiarazioni rese dalle persone offese, hanno trovato tutta una serie di riscontri nei molteplici interventi dei Carabinieri, nelle testimonianze delle persone informate sui fatti, nei files audio con registrate le violenze perpetrate nei confronti dei genitori e, infine, nella documentazione medica relativa, in particolare, all’ultimo episodio del 18 giugno quando l’indagato, con una cinghiata procurava la frattura del setto nasale al padre con una prognosi iniziale di giorni 30. A carico dell’indagato tra l’altro, c’è già altro procedimento penale, sempre per fatti analoghi, per il quale è stato già richiesto il rinvio a giudizio.

 

Immagine di repertorio

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