CircondarioCronaca
Trovati resti di cinghiali macellati nel bosco
Potrebbero essere stati dei bracconieri. Le carcasse sono state trovate infatti in “zona 1 Psa”, aree in cui la caccia è soggetta a limitazioni e le milze degli animali abbattuti devono essere analizzate per escludere la presenza della malattia

(Attenzione, nell’articolo sono presenti immagini forti che possono urtare la sensibilità)
Macabra scoperta questa mattina nei boschi di Candelo: trovati resti di cinghiali letteralmente macellati.
Trovati resti di cinghiali nel bosco, forse uccisi da bracconieri in zona soggetta a restrizioni per la peste suina
Le carcasse dei due animali sono state recuperate questa mattina dagli operatori incaricati della raccolta e della bonifica e dalla polizia provinciale. Dei due cinghiali rimaneva ben poco: testa, pellame, ossa e viscere, tutto abbandonato in modo indiscriminato.
Una delle ipotesi è che ad abbattere gli ungulati siano stati dei bracconieri, anche perché il ritrovamento è avvenuto nella cosiddetta “zona 1”, vale a dire in un’area al confine con territori in cui sono stati rilevati casi di peste suina e quindi soggetta a restrizioni nell’ambito della caccia (consentita solo due giorni alla settimana). La milza di ogni animale abbattuto in questo tipo di zone va fatta analizzare, soltanto dopo che il test è risultato negativo si può procedere al consumo della carne.
I resti saranno analizzati
I campioni del materiale, recuperato secondo le modalità e le procedure imposte dalla Regione proprio nell’ambito delle misure per il contenimento della peste suina, saranno sottoposti ad apposite analisi da parte dell’Asl e dell’Istituto Zooprofilattico di Torino.
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