Cronaca
Tremendo schianto in moto per due biellesi in Francia
Una giornata di allegria poteva trasformarsi in tragedia per due biellesi che stavano facendo una gita in Francia. Si tratta di Augusto Gaudino e della moglie Alda, entrambi 50enni residenti a Biella.
Una giornata di allegria poteva trasformarsi in tragedia per due biellesi che stavano facendo una gita in Francia. Si tratta di Augusto Gaudino e della moglie Alda, entrambi 50enni residenti a Biella. Sono molto conosciuti in città per l’attività di volontariato che svolgono per l’ANGSA (Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici). Erano in moto sul colle di Moncenisio, è un passo delle Alpi che unisce la Val di Susa, in provincia di Torino, con la regione dell’alta Maurienne, quando un’auto gli ha tagliato la strada e li ha fatti finire a terra. La loro due ruote è strisciata per diversi metri prima di fermarsi.
E’ successo domenica: «Avevamo programmato un bellissimo giro – racconta Gaudino – passando da colle di Moncenisio e dal colle dell’Iseran, sempre in Francia, poi volevamo passare dal piccolo San Bernardo e tornare a Biella».
«I due erano partiti la mattina presto: «Eravamo a bordo della nostra moto, una Triumph Thunderbird 1600. E’ una moto da strada molto grande e confortevole, tipo le Harley Davidson. Siamo partiti, abbiamo raggiunto il Moncenisio, ci siamo fermati al lago… è stata una giornata bellissima».
L’incidente verso l’ora di pranzo: «Sarà stato più o meno mezzogiorno, eravamo scesi in pese. Stavamo viaggiando più o meno ai trenta chilometri orari quando quell’automobilista ci ha tagliato la strada, improvvisamente. Siamo scivolati per diversi metri».
A bordo dell’auto c’era – caso vuole – un medico: «Si tratta di un cardiologo del posto. E’ stato gentilissimo, si è fermato, ha chiamato l’ambulanza, la gendarmeria e il carro attrezzi. Poi ci ha accompagnati al centro medico ed è stato con noi tutto il giorno».
E’ stato lui, quello stesso giorno, a riportare i due coniugi in città, a Biella: «Ci ha accompagati a casa in macchina. E’ stato davvero una persona d’oro».
Augusto Gaudino e la moglie si sono recati in ospedale a Biella, poi a Torino. «Fortunatamente siamo vivi e stiamo tutto sommato bene. Mia moglie ha dei problemi con il bacino, forse ha riportato una frattura, mentre io ho il gomito rotto. Per ora è a casa, fatica anche a muoversi».
Un’esperienza bruttissima:«E’ stato tremendo. Ci siamo trovati a terra in un attimo, nonostante viaggiassimo a passo d’uomo. Quello che vorrei dire a tutti i motociclisti è di usare sempre le protezioni necessarie. Vedo spesso gente in sella ad una moto con addosso i pantaloncini ed una t-shirt. Le protezioni ci hanno salvato la vita».
Passata la paura, Agusto Gaudino non si lascia scoraggiare, pensa già a quando potrà tornare in sella alla sua Triumph: «Siamo motociclisti da tanto tempo, appena la nostra due ruote sarà aggiustata e appena staremo meglio ripartiremo. Non possiamo lasciarci spaventare da un incidente».
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