Cronaca
Tre pensionati aggrediti ai giardini Zumaglini
Calci e pugni in faccia senza un motivo, adesso i giovani violenti picchiano anche i pensionati. Tre uomini sono stati aggrediti mercoledì pomeriggio da un ragazzino. Insieme a lui c’era un coetaneo, che non ha attaccato fisicamente le vittime, ma nemmeno ha mosso un dito per porre fine a quella scena assurda. I protagonisti sono un nordafricano e un italiano di circa 18 anni che, in pieno centro città e sotto lo sguardo indifferente dei passanti, hanno preso di mira un gruppetto di over 65, forse con l’intenzione di derubarli.
Calci e pugni in faccia senza un motivo, adesso i giovani violenti picchiano anche i pensionati. Tre uomini sono stati aggrediti mercoledì pomeriggio da un ragazzino. Insieme a lui c’era un coetaneo, che non ha attaccato fisicamente le vittime, ma nemmeno ha mosso un dito per porre fine a quella scena assurda. I protagonisti sono un nordafricano e un italiano di circa 18 anni che, in pieno centro città e sotto lo sguardo indifferente dei passanti, hanno preso di mira un gruppetto di over 65, forse con l’intenzione di derubarli.
«Stavamo passeggiando vicino alla gelateria dei giardini Zumaglini – racconta Roberto (il nome è di fantasia) -, erano più o meno le 17,30. Chiacchieravamo tra di noi, ignari di ciò che sarebbe successo di lì a pochi minuti. All’improvviso un ragazzo è arrivato alle mie spalle e mi ha urlato qualcosa nell’orecchio senza una ragione. Mi sono voltato e gli ho detto: “Oh! Ma cosa fai?”».
Mai l’avesse fatto, quello è stato il “pretesto” per passare a un’aggressione vera e propria, mentre il compagno, anche lui tra i 16 e i 18 anni, rimaneva a guardare. «Stava urlando in faccia a Roberto – ricorda Paolo -, sono intervenuto e gli ho detto di lasciarci in pace. Vedendo che non si allontanava, l’ho strattonato. Lui si è girato e mi ha sferrato un pugno sul volto. Un altro nostro amico, anch’egli pensionato, ha quindi tentato a sua volta di tirarlo via, ma il ragazzo ha piazzato un calcio pure a lui».
Attirati dal trambusto, si sono avvicinati minacciosamente anche alcuni dei personaggi che quotidianamente bivaccano ai giardini, evidentemente conoscevano i due ragazzi. «Erano sei o sette – continuano a raccontare – e ci hanno circondati, abbiamo davvero temuto il peggio».
A salvarli è stato un colpo di fortuna. Proprio in quel momento è sopraggiunto un agente delle forze dell’ordine di loro conoscenza. Non era in servizio e si trovava lì per caso con un amico, ma non ha esitato a intervenire in loro soccorso. Il suo arrivo ha riportato la calma.
Matteo Floris
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