Cronaca
Tragedia del Jolly Nero, il Pm chiede 20 anni
Venti anni e sette mesi sono stati chiesti dal Pm per il comandate del cargo, il Jolly Nero, tragedia in cui morì anche un biellese.
Venti anni e sette mesi sono stati chiesti dal Pm per il comandate del cargo, il Jolly Nero, tragedia in cui morì anche un biellese. In corso a Genova il processo per quell’assurdo incidente. Roberto Paoloni era al comando la notte in cui la nave abbatté la Torre piloti del porto di Genova è causò 9 morti e 4 feriti. Tra le vittime anche Davide Morella, 33enne biellese, sottufficiale della guardia costiera. Adesso Paoloni è sotto processo per omicidio colposo plurimo, crollo di costruzioni, attentato alla sicurezza dei trasporti e falso. La nave della società Ignazio Messina colpì la torre il 7 maggio 2013. Adesso sotto processo, oltre al comandate della Jolly Nero, anche il pilota Antonio Anfossi, il primo ufficiale Lorenzo Repetto, il direttore di macchina Franco Giammoro, il comandate d’armamento della società Messina Giampaolo Olmetti e Cristina Vaccaro, accusata però soltanto di falso per aver controfirmato alcuni documenti. Per quanto riguarda la società, è accusata soltanto per responsabilità amministrativa ed è stata citata come responsabile civile. Il pubblico ministero ha richiesto, nei giorni scorsi, 10 anni e sei mesi di reclusione per Anfossi, Repetto, Giammoro per la grande negligenza e imprudenza, per Vaccaro è stato richiesto il minimo della pena: 8 mesi. Chiesta la massima sanzione prevista, invece, per la società armatrice, ben 2,25 milioni di euro. Tra le parti civili, anche un avvocato biellese, Alessandra Guarini, difensore di Adele Chiello Tusa, mamma di Giuseppe Tusa, rimasto intrappolato nella Torre durante il crollo e che morto annegato.
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