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«Suo figlio ha causato un grave incidente»: presi i truffatori

Individuati grazie alle indagini dei carabinieri.

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«Suo figlio ha causato un grave incidente»: presi i truffatori.

«Suo figlio ha causato un grave incidente»: presi i truffatori

La truffa del falso carabiniere e del finto incidente ha colpito ancora, ma questa volta i malviventi dovranno risponderne alla giustizia.
Nei giorni scorsi, i carabinieri dell’aliquota operativa del Nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Cossato hanno denunciato alla procura di Biella un t38enne e una 26enne, entrambi di origine campana, per il reato di truffa aggravata.

Sono infatti indagati, a fronte del raccoglimento di significativi elementi di prova che hanno permesso alle forze dell’ordine di identificarli quali presunti autori della “truffa del finto carabiniere”.

Il raggiro risale allo scorso 20 settembre ed è stato commesso ai danni di una ottantaduenne di Cossato.

L’anziana aveva ricevuto una telefonata da parte di un uomo che, spacciatosi per carabiniere, le aveva detto che il figlio aveva provocato un grave incidente e che, per evitare che venisse arrestato, era necessario il versamento di 250 euro a titolo di “cauzione”. Ancora una volta quindi, lo stesso collaudato copione che, agendo sulla fragilità degli anziani e sui sentimenti più cari, induce spesso in errore le vittime.

Le indagini si erano da subito rivelate piuttosto complesse per la scarsità di indizi a disposizione, ma questo non ha scoraggiato i militari dell’aliquota operativa di Cossato, che sono riusciti a ricavare elementi utili esaminando tutte le telecamere presenti sul probabile tragitto percorso dai truffatori. I carabinieri sono così riusciti a individuare un uomo e una donna quali probabili autori del reato e poi un albergo di Milano dove la coppia alloggiava. È stata così effettuata una perquisizione urgente della loro camera, dove sono state individuate ulteriori fonti di prova a loro carico. LEGGI ANCHE: Sventata maxi truffa da 11mila euro

Cosa fare

In questo tipo di reato è fondamentale che la vittima riesca a vincere quel naturale senso di vergogna correlato al fatto di esser stata raggirata. Si ricorda anche che in Italia non esiste lo strumento della cauzione, né tanto meno i carabinieri possono fungere da mediatori con le vittime di incidenti chiedendo denaro per evitare conseguenze penali o come risarcimento.

Immagine di repertorio

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