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Cronaca

Strage di alberi a Ponzone

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Erano molti, erano alti, sani, belli e sono schiantati a terra sotto gli effetti della motosega. E’ successo a Ponzone, strada Cimitero, dove sono stati abbattuti numerosi abeti rossi e alcuni cipressi, anche se siamo in un periodo non previsto per gli abbattimenti, essendo ancora in corso le nidificazioni. Il Sindaco, noncurante del loro valore naturalistico e paesaggistico , emanando l’ordinanza non ha pensato e ha deciso la loro fine, dopo la segnalazione da parte dei Vigili del Fuoco per alcuni alberi deperienti in zona Belvedere che distano parecchie centinaia di metri da quelli della strada del Cimitero.

Erano molti, erano alti, sani, belli e sono schiantati a terra sotto gli effetti della motosega. E’ successo a Ponzone, strada Cimitero, dove sono stati abbattuti numerosi abeti rossi e alcuni cipressi, anche se siamo in un periodo non previsto per gli abbattimenti, essendo ancora in corso le nidificazioni. Il Sindaco, noncurante del loro valore naturalistico e paesaggistico , emanando l’ordinanza non ha pensato e ha deciso la loro fine, dopo la segnalazione da parte dei Vigili del Fuoco per alcuni alberi deperienti in zona Belvedere che distano parecchie centinaia di metri da quelli della strada del Cimitero.

Se tali alberi potevano effettivamente costituire un pericolo e quindi dovevano essere abbattuti, non si comprende il motivo dell’estensione dell’abbattimento anche a quelli della strada del Cimitero per i quali non è stata fatta alcuna segnalazione e non è stata eseguita nessuna perizia per constatarne l’eventuale stato di pericolosità.

Si vedeva aggirarsi nella zona il picchio nero che è molto raro; anche i gufi reali facevano capolino.

Quanto vale un m3 di ottima legna? Molto, e ve ne erano parecchi ammucchiati lungo la strada. Quello che stupisce e che lascia perplessi è la loro fine decisa in fretta e furia, senza una perizia o al limite un piano di messa in sicurezza qualora si temesse una loro caduta.

Ci sono soluzioni per ovviare al rischio di un loro improvviso schianto. Basta vedere come fanno a Coblenza per mettere in sicurezza i platani secolari lungo il Reno dove una frequentatissima passeggiata e una pista ciclabile sono percorribili sotto gli imponenti rami.

Si apprezza il comportamento di tutt’altre persone che non oserebbero mai rovinare un patrimonio. Il verde per loro è importante, più del denaro. Come sarebbe bello se i nostri politici parlassero come i nativi americani di un tempo, come il Capo Indiano Seattle nel 1854: “Ogni parte di questa terra è sacra al mio popolo.

Beppe Ranghino

(Delegato Lipu)

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