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Cronaca

“Sono stata raggirata, ma non so come”

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Raggirata e derubata con l’inganno: la giovane commerciante Nicole Riva, proprietaria insieme alla madre di un negozio di articoli per animali, denuncia con coraggio lo strano episodio che l’ha vista protagonista.

Raggirata e derubata con l’inganno: la giovane commerciante Nicole Riva, proprietaria insieme alla madre di un negozio di articoli per animali, denuncia con coraggio lo strano episodio che l’ha vista protagonista.
È successo mercoledì mattina, tra le 9 e le 10: una donna è entrata nel suo negozio di via Vercellone e si è fatta consegnare i soldi presenti in cassa, senza minacce né violenza, usando solo una strana forma di persuasione, che ancora ad una settimana di distanza a Nicole pare improbabile.
 «Premetto che non credo all’ipnosi, ma quella donna ha fatto qualcosa di strano, non so neppure bene come spiegarlo, so soltanto che è rimasta qui con me per quasi mezz’ora, che mi faceva domande e io rispondevo, mi dava ordini ed io obbedivo – racconta la giovane – è entrata con la scusa di un acquisto e si è fatta mostrare molti prodotti, mentre mi parlava mi ha toccata più di una volta, la prima su un braccio. I miei ricordi ancora oggi sono confusi, so che mi ha chiesto se ero sola in negozio, e se i faretti appesi al soffitto erano solo luci o anche telecamere». Una serie di domande che in condizioni normali avrebbero insospettito chiunque, e invece Nicole ha continuato a rispondere, come in uno stato di trance:
 «Aveva un tono di voce piuttosto alto, e teneva in mano un oggetto che sembrava un telefono, parlava come se stesse telefonando, ma a posteriori mi rendo conto che diceva cose senza senso. Non saprei neppure riconoscerla, non ne ricordo il volto, solo che era di altezza media, bionda e robusta, e portava un giaccone marrone. Ad un certo punto è venuta dietro al bancone e mi ha fatto fare una serie di calcoli. Fingendo di darmi 200 euro, mi ha fatto aprire la cassa poggiare e poggiare fuori il falso resto che si è intascata». Il maltolto si aggira sui 100 euro, tutto sommato poca cosa, ma la modalità è straniante, tanto che Nicole non ha capito d’essere stata derubata che quindici o venti minuti più tardi, prima ha addirittura fatto una chiamata alla madre per predisporre l’ordine lasciato dalla falsa cliente.
Ora farà denuncia, i carabinieri le hanno confermato come episodi del genere siano tutt’altro che isolati, è possibile anche che dal presunto telefono la truffatrice abbia spruzzato qualche sostanza ottundente. «Da principio me ne sono vergognata e mi sono sentita molto sciocca, ma ho deciso di parlarne per mettere all’erta tutti» conclude la commerciante.
Laura Boerio

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