Seguici su

Cronaca

Si propone come segretaria e al colloquio le chiedono di mostrarsi senza reggiseno

Pubblicato

il

L’annuncio era stato pubblicato su Facebook: ricerca di personale. Serviva una segretaria per una nota casa di moda con sede a Novara, un lavoro a tempo indeterminato con un compenso di circa 1.200 euro. Alcune giovani rispondono e fissano un colloquio, che però dovrà avvenire via skype, perché la selezionatrice non poteva venire in città.  

 

Si parte con il colloqui, e all’inizio le domande sono sembrate quelle di un normale colloquio di lavoro: età, occupazioni predenti, esperienze, lingue parlate. Poi però le richieste sono cambiate: la ragazza deve mostrarsi a figura intera, poi le si chiede di alzare la maglietta per vedere il punto vita, poi di mostrare i tatuaggi. Poi ha dovuto abbassarsi i pantaloni e di rimanere pure a petto nudo. A quel punto la giovane dice di no perché per un lavoro da segretaria sempbrava in po’ troppo.

 

In seguito la ragazza condivide la propria esperienza sui social, pensando anche che le immagini potessero essere un primo passo per poi attuare dei ricatti o richieste di denaro per non diffondere in rete. Soprattutto per lanciare un messaggio: non bisogna cedere a queste richieste in rete, soprattutto se non sono pertinenti con quanto si vuole fare.

L’annuncio era stato pubblicato su Facebook: ricerca di personale. Serviva una segretaria per una nota casa di moda con sede a Novara, un lavoro a tempo indeterminato con un compenso di circa 1.200 euro. Alcune giovani rispondono e fissano un colloquio, che però dovrà avvenire via skype, perché la selezionatrice non poteva venire in città.  

 

Si parte con il colloqui, e all’inizio le domande sono sembrate quelle di un normale colloquio di lavoro: età, occupazioni predenti, esperienze, lingue parlate. Poi però le richieste sono cambiate: la ragazza deve mostrarsi a figura intera, poi le si chiede di alzare la maglietta per vedere il punto vita, poi di mostrare i tatuaggi. Poi ha dovuto abbassarsi i pantaloni e di rimanere pure a petto nudo. A quel punto la giovane dice di no perché per un lavoro da segretaria sempbrava in po’ troppo.

 

In seguito la ragazza condivide la propria esperienza sui social, pensando anche che le immagini potessero essere un primo passo per poi attuare dei ricatti o richieste di denaro per non diffondere in rete. Soprattutto per lanciare un messaggio: non bisogna cedere a queste richieste in rete, soprattutto se non sono pertinenti con quanto si vuole fare.

Continua a leggere le notizie de La Provincia di Biella e segui la nostra pagina Facebook