Biella
Scritte complottiste a caratteri cubitali sui muri dell’ex fabbrica – FOTO
Sono comparse in via Carso, a Biella. Firmate con una “W” cerchiata di rosso. Nella stessa notte vandalizzate le sedi di diversi giornali locali lombardi utilizzando lo stesso simbolo

Frasi “no vax” e scritte complottiste, vergate con una vernice rossa, sono comparse in via Carso, sulle pareti esterne dell’ex Pettinatura in disuso da anni.
Scritte complottiste a caratteri cubitali in via Carso
Secondo le prime ipotesi, le frasi comparse in questi giorni sarebbero riconducibili alla galassia dei movimenti no vax e di quelli legati alle teorie del complotto.
“Agenda 2030/45= pedofilia” e “Aviaria bugia è falsa pandemia”, si legge ad esempio sul muro dell’ex fabbrica. Ma anche parole contro Ztl e “smart city”, oltre che accuse negazioniste rispetto al cambiamento climatico.
Firmate con la W cerchiata di rosso
Il simbolo, una W cerchiata di rosso, è uno di quelli utilizzati dai movimenti no-vax. Nello specifico richiamerebbe la frase latina “vi veri universum vivus vici”, ossia “con la forza della verità, vivendo, ho conquistato l’universo”. Finora l’unica verità, dopo l’azione dell’ignoto complottista, sembra essere che parecchi residenti della zona non hanno gradito. «Una cosa senza precedenti – segnala alla redazione uno di loro -, spero ora indaghino le forze dell’ordine per risalire agli autori e, oltre a denunciarli, gli si facciano pagare le spese per ripristinare le pareti. Scusate lo sfogo, ma non può esistere una cosa del genere».
Vandalizzate con scritte simili le redazioni di cinque giornali locali lombardi
Il caso – o forse no – ha voluto che con scritte simili, sempre firmate dalla W cerchiata, siano state vandalizzate le sedi di cinque giornali del gruppo Netweek in Lombardia.
Cinque attacchi in simultanea in una sola notte, a distanza di decine di chilometri e in tre province diverse. Apparentemente una regia preordinata, insomma: nel mirino le redazioni lombarde dei settimanali del gruppo editoriale Netweek.
In Brianza, le sedi del Giornale di Carate e del Giornale di Vimercate, nel Bresciano quella di ChiariWeek, nella Bergamasca la redazione del Giornale di Treviglio, ma anche quella a Clusone di Araberara, che pur essendo un editore indipendente è legato a Netweek ed edita online il quotidiano Prima la Valcamonica.
In precedenza raid erano stati portati anche contro la redazione di MontichiariWeek, sempre in provincia di Brescia, e persino contro la sede centrale storica del gruppo a Merate, in provincia di Lecco.
Continua a leggere le notizie de La Provincia di Biella e segui la nostra pagina Facebook

Spillo
5 Marzo 2025 at 21:40
La vera vergogna è mantenere in “vita” la ex fabbrica, le scritte forse la rendono attiviva e al ricordo della vergogna x Biella.
Ardmando
5 Marzo 2025 at 22:57
Certa feccia complottara fa rinchiusa, tipo gli zeloti di Extinction Rebellion