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Cronaca

Scoperti 23 lavoratori in nero

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Costante è l’azione della Guardia di Finanza a contrasto di quella che ormai è considerata una vera e propria piaga sociale caratterizzata dal lavoro “nero”. Recentemente sono stati ben 23 i lavoratori scovati per i quali non è stata eseguita alcuna delle comunicazioni obbligatorie agli uffici preposti e pertanto senza copertura contributiva ed assicurativa. Le attività monitorate riguardano per lo più bar e ristoranti dislocati su tutto il territorio della provincia ai cui titolari è stata contestata la violazione dell’art. 9-bis del D.L. n. 510/1996 che comporta il pagamento di una sanzione che va da un minimo di € 1.500 ad un massimo € 3.000. Un fenomeno, quello del lavoro nero, difficile da debellare e che condiziona in senso negativo la vita di numerose persone costrette a vivere in situazioni di costante precariato vedendosi negati molteplici diritti come la tutela assistenziale e previdenziale e l’impossibilità di accedere a qualsiasi forma di credito, creando altresì situazioni di concorrenza sleale in danno dei soggetti economici che operano nella legalità.

Costante è l’azione della Guardia di Finanza a contrasto di quella che ormai è considerata una vera e propria piaga sociale caratterizzata dal lavoro “nero”. Recentemente sono stati ben 23 i lavoratori scovati per i quali non è stata eseguita alcuna delle comunicazioni obbligatorie agli uffici preposti e pertanto senza copertura contributiva ed assicurativa. Le attività monitorate riguardano per lo più bar e ristoranti dislocati su tutto il territorio della provincia ai cui titolari è stata contestata la violazione dell’art. 9-bis del D.L. n. 510/1996 che comporta il pagamento di una sanzione che va da un minimo di € 1.500 ad un massimo € 3.000. Un fenomeno, quello del lavoro nero, difficile da debellare e che condiziona in senso negativo la vita di numerose persone costrette a vivere in situazioni di costante precariato vedendosi negati molteplici diritti come la tutela assistenziale e previdenziale e l’impossibilità di accedere a qualsiasi forma di credito, creando altresì situazioni di concorrenza sleale in danno dei soggetti economici che operano nella legalità.

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