Cronaca
Rumeno scatenato ruba da Tigotà e Sorelle Ramonda
In data 17.08.2017, nell’ambito di un servizio finalizzato alla prevenzione dei reati predatori in genere, personale della Squadra Mobile della Questura di Biella notava dirigersi all’interno dell’esercizio commerciale “Tigotà”, ubicato in questo centro cittadino, un soggetto attenzionato in quanto ritenuto verosimilmente dedito alla commissione di reati contro il patrimonio, in particolare in danno di esercizi commerciali, tale S.I.C., cittadino Rumeno di anni 31, residente in Ponderano (BI).
I sospetti nutriti nei confronti del suddetto portavano gli uomini della Mobile ad improntare immediatamente un servizio di osservazione nei confronti dello stesso. L’uomo veniva notato aggirarsi con in mano una borsa di carta tra le corsie del citato “Tigotà”, da cui si allontanava dopo circa 30 minuti per raggiungere la propria autovettura, con la quale, successivamente, si recava presso il Centro Acquisti di San Giacomo di Masserano (BI), dove entrava all’interno dell’esercizio commerciale “Sorelle Ramonda”.
Anche in questo caso l’“Arsenio Lupin”, osservato a distanza dagli uomini della Mobile, girovagando tra i reparti e armeggiando tra scaffali, aveva un atteggiamento sospetto. Il personale operante decideva di appostarsi all’uscita del negozio, nei pressi delle barriere antitaccheggio al fine di operare un controllo sullo stesso al momento della sua uscita.
Il cittadino Rumeno, giunto alle casse, pagava un “ cappellino” di modesto valore, ma all’atto di uscire faceva scattare il sistema di allarme antitaccheggio. Pertanto, veniva bloccato dagli investigatori che rinvenivano , abilmente occultata sotto le bermuda indossate dallo stesso, una maglia del valore di Euro 110, a cui era stata rimossa la placca antitaccheggio rigida, ma sulla quale era ancora presente una di quelle morbide, motivo per il quale al passaggio attraverso le barriere antitaccheggio, aveva fatto scattare l’allarme.
Sulla base di tale rinvenimento il personale operante procedeva al controllo dell’autovettura del medesimo ove rinveniva un sacchetto di carta abilmente modificato con materiale idoneo a “bypassare” le barriere antitaccheggio, nonché svariati prodotti per la cura del corpo femminile del valore di circa 190 euro, risultati essere compendio di furto in danno dell’esercizio commerciale “Tigotà” al quale aveva precedentemente fatto “ visita” .
Il rinvenimento della borsa “schermata”, oltre a far ragionevolmente ritenere che il citato S. I. C., avesse utilizzato tale espediente presso il citato esercizio commerciale “Tigotà”, confermava i sospetti iniziali degli investigatori: stesso “modus operandi” utilizzato da una “banda” di professionisti, che verso la metà del mese di luglio, presso il negozio “VISION OTTICA” di Biella, con sede presso il centro commerciale “I GIARDINI”, avevano portato a segno un furto di occhiali da sole di ingente valore.
In tale occasione le laboriose indagini avevano permesso di individuare e deferire all’A.G. competente, tre dei quattro autori del furto, i cittadini Rumeni provenienti dal capoluogo piemontese, B. I. di anni 37, C.C. di anni 37, B.C.F. di anni 24, professionisti del furto, che anche in quel caso avevano agito utilizzando la tecnica della “borsa schermata”.
L’intuito e l’acume degli investigatori venivano così premiati, in quanto l’analisi dei filmati che avevano ripreso il citato furto alla “Vision Ottica” confermava che il sopracitato S.I.C. di Ponderano (BI) era l’ultimo soggetto ancora da identificare dei quattro autori del furto, consentendo così di chiudere positivamente un’altra indagine.
Sulla base di quanto sopra il S.I.C., oltre ad essere deferito per i furti commessi presso gli esercizi commerciali “Tigotà” e “ Sorelle Ramonda”, veniva deferito anche per il furto in danno dell’ esercizio commerciale “VISION OTTICA” .
In data 17.08.2017, nell’ambito di un servizio finalizzato alla prevenzione dei reati predatori in genere, personale della Squadra Mobile della Questura di Biella notava dirigersi all’interno dell’esercizio commerciale “Tigotà”, ubicato in questo centro cittadino, un soggetto attenzionato in quanto ritenuto verosimilmente dedito alla commissione di reati contro il patrimonio, in particolare in danno di esercizi commerciali, tale S.I.C., cittadino Rumeno di anni 31, residente in Ponderano (BI).
I sospetti nutriti nei confronti del suddetto portavano gli uomini della Mobile ad improntare immediatamente un servizio di osservazione nei confronti dello stesso. L’uomo veniva notato aggirarsi con in mano una borsa di carta tra le corsie del citato “Tigotà”, da cui si allontanava dopo circa 30 minuti per raggiungere la propria autovettura, con la quale, successivamente, si recava presso il Centro Acquisti di San Giacomo di Masserano (BI), dove entrava all’interno dell’esercizio commerciale “Sorelle Ramonda”.
Anche in questo caso l’“Arsenio Lupin”, osservato a distanza dagli uomini della Mobile, girovagando tra i reparti e armeggiando tra scaffali, aveva un atteggiamento sospetto. Il personale operante decideva di appostarsi all’uscita del negozio, nei pressi delle barriere antitaccheggio al fine di operare un controllo sullo stesso al momento della sua uscita.
Il cittadino Rumeno, giunto alle casse, pagava un “ cappellino” di modesto valore, ma all’atto di uscire faceva scattare il sistema di allarme antitaccheggio. Pertanto, veniva bloccato dagli investigatori che rinvenivano , abilmente occultata sotto le bermuda indossate dallo stesso, una maglia del valore di Euro 110, a cui era stata rimossa la placca antitaccheggio rigida, ma sulla quale era ancora presente una di quelle morbide, motivo per il quale al passaggio attraverso le barriere antitaccheggio, aveva fatto scattare l’allarme.
Sulla base di tale rinvenimento il personale operante procedeva al controllo dell’autovettura del medesimo ove rinveniva un sacchetto di carta abilmente modificato con materiale idoneo a “bypassare” le barriere antitaccheggio, nonché svariati prodotti per la cura del corpo femminile del valore di circa 190 euro, risultati essere compendio di furto in danno dell’esercizio commerciale “Tigotà” al quale aveva precedentemente fatto “ visita” .
Il rinvenimento della borsa “schermata”, oltre a far ragionevolmente ritenere che il citato S. I. C., avesse utilizzato tale espediente presso il citato esercizio commerciale “Tigotà”, confermava i sospetti iniziali degli investigatori: stesso “modus operandi” utilizzato da una “banda” di professionisti, che verso la metà del mese di luglio, presso il negozio “VISION OTTICA” di Biella, con sede presso il centro commerciale “I GIARDINI”, avevano portato a segno un furto di occhiali da sole di ingente valore.
In tale occasione le laboriose indagini avevano permesso di individuare e deferire all’A.G. competente, tre dei quattro autori del furto, i cittadini Rumeni provenienti dal capoluogo piemontese, B. I. di anni 37, C.C. di anni 37, B.C.F. di anni 24, professionisti del furto, che anche in quel caso avevano agito utilizzando la tecnica della “borsa schermata”.
L’intuito e l’acume degli investigatori venivano così premiati, in quanto l’analisi dei filmati che avevano ripreso il citato furto alla “Vision Ottica” confermava che il sopracitato S.I.C. di Ponderano (BI) era l’ultimo soggetto ancora da identificare dei quattro autori del furto, consentendo così di chiudere positivamente un’altra indagine.
Sulla base di quanto sopra il S.I.C., oltre ad essere deferito per i furti commessi presso gli esercizi commerciali “Tigotà” e “ Sorelle Ramonda”, veniva deferito anche per il furto in danno dell’ esercizio commerciale “VISION OTTICA” .
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