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CronacaValle Elvo

Ruba dai cassonetti dei supermercati e abbandona rifiuti, imprenditore agricolo nei guai

I carabinieri gli hanno anche ritirato la patente, come previsto dalle nuove leggi. È il primo caso nel Biellese e uno dei primi in Italia

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imprenditore agricolo rifiuti

Un’attività d’indagine congiunta, condotta dai carabinieri forestali del nucleo di Sordevolo e della stazione di Mongrando, in collaborazione con il Nipaaf di Biella, ha portato alla denuncia di un imprenditore agricolo per abbandono sistematico di rifiuti speciali (alimentari) e furto aggravato ai danni di alcuni supermercati.

Imprenditore agricolo denunciato per furto e abbandono di rifiuti

Le indagini, che si sono svolte tra fine agosto e fine settembre, hanno documentato una serie di reati ambientali e contro il patrimonio.

L’attività ha preso il via in seguito al ritrovamento, in più occasioni, di ingenti quantità di rifiuti alimentari (prodotti prossimi alla scadenza o scaduti da poco, imballaggi, pane, latticini) abbandonati illegalmente in un’area boschiva di proprietà comunale nel territorio di Mongrando, identificata anche come parte della Riserva Naturale “Spina Verde”.

A differenza del “normale” abbandono di rifiuti domestici, la tipologia dei materiali, riconducibile agli scarti di vendita di supermercati, ha fatto scattare indagini più approfondite.

Denunciato un uomo di 63 anni residente in Valle Elvo

Grazie all’analisi meticolosa di scontrini, etichette, e soprattutto all’installazione di fototrappole nella zona degli abbandoni e all’acquisizione delle registrazioni dei sistemi di videosorveglianza dei supermercati, i militari hanno identificato il responsabile.

Si tratta di uomo, classe ’62, residente in Valle Elvo, imprenditore agricolo già noto alle forze dell’ordine.

L’uomo è stato ripreso mentre si appropriava, in diverse date, del contenuto dei cassonetti dei rifiuti indifferenziati posti nell’area di carico-scarico dei supermercati, prelevando sacchi pieni di alimenti (ancora utilizzabili) e altri materiali. Tali rifiuti, una volta conferiti nei cassonetti, erano già divenuti proprietà dell’azienda incaricata dello smaltimento, configurando il reato di furto aggravato.

Ripreso mentre scaricava rifiuti con un trattore: per le nuove leggi “perderà” anche la patente

L’uomo è stato ripreso poi dalle fototrappole in zona Mongrando mentre scaricava i rifiuti rubati, utilizzando un trattore e un rimorchio di proprietà della sua azienda agricola.

Al termine dell’attività l’uomo è stato denunciato alla procura della Repubblica di Biella, che ha coordinato le varie fasi delle indagini, per “furto aggravato” e “abbandono di rifiuti”.

Come disposto dal Codice della Strada in relazione all’uso improprio di mezzi per attività illecite, i carabinieri hanno proceduto al ritiro della patente di guida ai fini della sospensione e al sequestro preventivo del trattore agricolo e del rimorchio utilizzati per l’illecito trasporto e scarico dei rifiuti, al fine di impedire la continuazione del reato e per l’eventuale confisca.

Patente sospesa e mezzo sequestrato: è uno dei primi casi in Italia

È la prima volta nel Biellese, ma forse una delle prime in Italia, che viene applicata la nuova normativa di agosto 2025, che prevede ulteriori sanzioni per chi abbandona i rifiuti utilizzando un veicolo a motore:

In particolare, la disposizione di legge prevede appunto la sospensione della patente di guida.

Il sequestro (finalizzato alla confisca) del mezzo utilizzato per l’abbandono dei rifiuti è invece una misura già prevista dalla legge, ma le sue condizioni di applicazione sono legate al tipo di reato commesso.

“Impegno costante nella tutela dell’ambiente”

“L’attività congiunta dei carabinieri forestali e dell’Arma territoriale – commentano dal comando provinciale di via Rosselli – testimonia l’impegno costante nella tutela dell’ambiente e nella repressione dei reati che danneggiano il patrimonio naturale e la collettività. Si valuta inoltre l’eventuale responsabilità del supermercato in merito alla scarsa custodia dei cassonetti, benché la direzione abbia sporto denuncia contro l’uomo e si sia impegnata a installare sistemi di chiusura. Si ricorda che il procedimento è nella fase delle indagini preliminari e che l’indagato, da ritenere innocente sino a condanna definitiva, potrà portare elementi a propria difesa nelle successive fasi processuali”.

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