Cronaca
“Rosazza è un borgo magnifico, non è il Far West”
Scrive la Pro Loco
Riceviamo e pubblichiamo:
ROSAZZA – In relazione agli eventi verificatisi nei locali della sede di Pro Loco Rosazza, regolarmente affittati per lo svolgimento di una festa privata di Capodanno, riteniamo opportuno delineare chiaramente la posizione dell’Associazione in risposta alle frequenti allusioni al coinvolgimento da parte nostra. È essenziale sottolineare innanzitutto che non auspichiamo né apprezziamo l’attenzione mediatica di questo genere. La nostra affezione è rivolta alla bellezza naturale del nostro territorio, alla sua storia, e all’integrità della comunità di Rosazza, caratterizzata da una genuinità che rispecchia la solidità delle montagne circostanti.
Desideriamo respingere l’immagine distorta di Rosazza quale luogo selvaggio, presentato come una sorta di “Far West”, contraddistinto da una presunta abitudine all’uso delle armi. Questa rappresentazione è basata su un incidente spiacevole generato dal comportamento di un singolo individuo estraneo all’associazione e alla comunità rosazzese, verificatosi durante la festa di Capodanno e che ha purtroppo causato il ferimento di una persona.
Ribadiamo che Rosazza è un borgo magnifico, ricco di storia e tradizioni, abitato da una popolazione leale e onesta, che non merita di essere erroneamente dipinta come una terra di pistoleri. Nel contesto attuale, la Pro Loco Rosazza, rappresentata dal suo consiglio direttivo e da tutti i collaboratori volontari, desidera esprimere ufficialmente la propria solidarietà e sostegno al sindaco Francesca Delmastro delle Vedove. La sindaca è giunta nel nostro comune sette anni fa e ha contribuito in modo significativo a un cambiamento radicale nell’amministrazione comunale, raggiungendo obiettivi precedentemente impensabili per la nostra comunità.
Il consiglio direttivo della Pro Loco Rosazza, insieme ai suoi collaboratori volontari, condanna qualsiasi imputazione di omertà e concussione o tentativo di coinvolgere l’Associazione negli eventi accaduti durante la festa di Capodanno. Rivolgiamo un profondo rammarico per quanto accaduto nei locali della nostra sede e invitiamo le fonti di informazione a cessare ogni riferimento all’Associazione in relazione a questi fatti, salvo incorrere in eventuali provvedimenti legali per tutelare la nostra reputazione.
Confidiamo che i riflettori si spengano presto, consentendo a Rosazza di tornare al suo splendore abituale. Nel frattempo, formuliamo i nostri migliori auguri di pronta guarigione alla persona coinvolta.
Pro Loco Rosazza
Nella foto Francesca Delmastro, sindaco di Rosazza
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giacomo walter badiali
4 Gennaio 2024 at 13:01
penso che non si condanni Rosazza,come descritto,ma l’ imbecillità di persone ospiti e non all’altezza
Caruggi Franco Giovanni
4 Gennaio 2024 at 14:48
Sono stato Vicepresidente e socio fondatore di una ProLoco per più di 12 anni , il nostro statuto come 1°articolo aveva l’assoluta indisponibilita’ dell’uso delle strutture e locali a partiti politici e manifestazioni assimilate ,
cosa accettata senza problemi dagli esponenti politici e da amministrazioni locali sia di destra che di sinistra .
Qui la discussione è basata sul fatto che il fatto avvenuto é assimilabile ad una festa organizzata da persone segnatamente di tendenza politica .
Spero che l’esperienza in corso vi sia da monito per la concessione dei vostri locali con una maggiore attenzione a chi ne richiedesse l’utilizzo.
Marco
4 Gennaio 2024 at 14:56
Non mi pare che nessuno abbia criticato la Pro Loco o la Sindaca. si critica il comportamento di un deputato che di Onorevole ha ben poco, visti i comportamenti anche dopo il grave accaduto.
Calca
4 Gennaio 2024 at 18:06
di pistole in quella stanza non ce ne era solo una, vista la presenza di guardie del corpo e sicuramente vere pistole non come quella poco più che giocattolo che ha sparato. si condanna solo l’atteggiamento spavaldo dei commensali indisciplinati e la “sindaca” che in maniera arrogante occupa posti pubblici per feste private e commentando che ne è rimasta basita, scaricando un “camerata” al momento dei conti.