Cronaca
Roberto Mainardi ucciso da un tumore a soli 58 anni
BIELLA – E’ stato celebrato ieri pomeriggio alle 14.30 nella chiesa parrocchiale di Gaglianico il funerale di Roberto Mainardi, l’uomo scomparso giovedì all’età di 58 anni mentre si trovava nella sua abitazione di via Montegrappa a Gaglianico.
Un calvario durato un mese e mezzo
Ad ucciderlo è stata una forma tumorale, un calvario durato appena un mese e mezzo. Una morte che ha colto di sorpresa un po’ tutti coloro che lo conoscevano, creando tanta commozione nella piccola comunità di Gaglianico.
“Era un uomo gentile, sensibile e sempre allegro”
«Roberto era un uomo a modo, gentile, sensibile e sempre allegro – con queste parole lo ricordano i suoi familiari -. Non aveva molti hobby, gli piaceva fare delle camminate in montagna. Amava alla follia gli animali, soprattutto il suo cane, quel suo amico inseparabile».
«Fino a circa due mesi fa stava bene di salute. Poi ha iniziato ad accusare un dolore ad un fianco – continuano i suoi familiari -, si temeva fosse dovuto ad un calcolo renale. In un primo tempo gli erano stati fatti tutti gli esami del sangue. Pareva che tutto fosse a posto, poi dopo una risonanza magnetica la doccia fredda: un male incurabile fulminante. Purtroppo ci è stato detto che non c’era più nulla da fare, e così è stato».
Lavoratore instancabile
Per molti anni Roberto aveva lavorato alla Cesab, una ditta produttrice di carrelli elevatori. Aveva un rapporto fraterno con i colleghi. In azienda si rendeva sempre disponibile nel dare una mano a chi glielo chiedeva.
Era considerato un grande ed instancabile lavoratore: «Quando viene a mancare una persona ancora così giovane – ha commentato il primo cittadino di Gaglianico Paolo Maggia -, è una vera è propria tragedia, non solo per i suoi cari, ma per tutta la comunità. Roberto era una gran brava persona. In momenti come questo non c’è molto da dire purtroppo, se non che io e tutta l’amministrazione comunale ci stringiamo attorno ai suoi famigliari».
Ha lasciato la moglie e il figlio
Roberto ha lasciato nel dolore la moglie Claudia, il figlio Simone, la cognata Paola con il figlio Andrea e la suocera Mariuccia.
Mauro Pollotti
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