Cronaca
Ravetti derubato mentre corre la Maratonina
E’ stata una mezza maratona amara per Marco Ravetti, noto impresario funebre dell’omonima agenzia, che al termine della gara ha scoperto di essere stato derubato. Mentre partecipava alla corsa in programma ieri nel tardo pomeriggio a Biella, i ladri gli hanno svuotato la macchina, portando via telefono, orologio, portafogli e occhiali da sole.
E’ stata una mezza maratona amara per Marco Ravetti, noto impresario funebre dell’omonima agenzia, che al termine della gara ha scoperto di essere stato derubato.
Mentre partecipava alla corsa in programma ieri nel tardo pomeriggio a Biella, con i colori del Biella Running, i ladri gli hanno svuotato la macchina.
“Avevo parcheggiato in corso 53° Fanteria – racconta – e, non potendo portarle con me, avevo chiuso le cose di valore nel vano porta oggetti. Quando sono tornato ho subito capito che qualcosa non andava, c’era della gente lì vicino che discuteva. Probabilmente anche loro erano appena stati derubati”.
I ladri hanno forzato la serratura della portiera con un trapano ad espulsione. Una volta aperta l’auto – una New Beatle – hanno portato via un’I-phone 4, un orologio, un paio di occhiali da sole e il portafogli. Il tutto, probabilmente, in meno di un minuto. Insomma, un gioco da ragazzi. E infatti si sospetta che a commettere il furto sia stato proprio un gruppetto di giovanissimi, che già in passato aveva colpito nella zona.
Quella di Ravetti non è stata l’unica vettura presa di mira: “La stessa cosa – conferma – è successa a una ragazza che corre insieme a me. Anche l’auto parcheggiata di fianco alla mia ha subito lo stesso trattamento”.
Le indagini sono adesso in mano alla polizia, che cercherà di individuare i responsabili. Oltre al danno economico, però, c’è la brutta sensazione che si prova quando si viene derubati. E quella, anche se venissero scoperti i ladri, non potrebbe comunque essere “risarcita”.
“Tra il valore delle cose rubate e la macchina da far rimettere a posto – racconta ancora Ravetti -, il danno non è di poco conto. L’aspetto peggiore, però, è pensare che degli sconosciuti siano saliti nella tua auto e abbiano toccato dappertuto, ti senti violato nella tua intimità”.
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