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Cronaca

Rapine alla Unes: due condanne e un’assoluzione

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Si chiude con due condanne ed un’assoluzione il processo per la serie di colpi messi a segno ai danni della Unes di Dorzano tra settembre 2012 e gennaio 2013. Alla sbarra, questa mattina, c’erano i presunti membri della banda che hanno scelto il rito immediato: Salvatore Cioffi, 42 anni, difeso dall’avvocato Andrea Delmastro, Giuseppe Deias, 47 anni, difeso da Marco Romanello, e Luciano Romanini, 52 anni, (cui legale è Mauro Scaramuzzino del foro di Torino), tutti residenti a Biella. Salvatore Cioffi è l’unico che è stato assolto.

Si chiude con due condanne ed un’assoluzione il processo per la serie di colpi messi a segno ai danni della Unes di Dorzano tra settembre 2012 e gennaio 2013.

Alla sbarra, questa mattina, c’erano i presunti membri della banda che hanno scelto il rito immediato: Salvatore Cioffi, 42 anni, difeso dall’avvocato Andrea Delmastro, Giuseppe Deias, 47 anni, difeso da Marco Romanello, e Luciano Romanini, 52 anni, (cui legale è Mauro Scaramuzzino del foro di Torino), tutti residenti a Biella. Salvatore Cioffi è l’unico che è stato assolto. Gli elementi raccolti a dimostrazione del suo coinvolgimento negli assalti non sono state considerate dai tre giudici (presidente del collegio Giulia De Marchi, con a latere Valentina Frongia e Pietro Brovarone) sufficienti a provare la sua colpevolezza. Severe invece le pene inflitte a Giuseppe Deias, a cui sono stati comminati cinque anni e sei mesi più una multa di 1500 euro e Luciano Romanini condannato a quattro anni, otto mesi e 900 euro di multa. Verosimilmente i legali di Deias e Romanini aspetteranno le motivazioni della sentenza e ricorreranno in appello.

Ricordiamo che per i tre presunti rapinatori il pubblico ministero aveva formulato richieste di condanna di assoluto rilievo. Sei anni e nove più 900 euro di multa mesi per Cioffi, sette anni, sei mesi e 1200 euro di multa per Deias e Romanini. Tutte le rapine (cinque in tutto i colpi messi a segno dal sodalizio criminale) si erano consumate tra la fine del 2012 e l’inizio del 2013. Avevano fruttato alla banda un vero e proprio bottino: ben 100mila euro. La prima risale al 29 settembre 2012 (bottino 20mila euro). Sono seguite quelle del 15 novembre (ben 31.270 euro), 12 dicembre (18mila), sei gennaio (18mila) e 26 gennaio (13mila). Delle indagini si erano occupati i Carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Biella, coordinati dal maggiore Fabio Bellitto. Ad insospettire i militari il fatto che, nonostante le sollecitazioni dei Carabinieri, il giovane direttore del supermercato non aveva mai provveduto a far installare il dispositivo di cassa continua. Non solo: alcuni degli assalti al supermercato sono avvenuti ancor prima dell’orario di apertura al pubblico.

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