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Cronaca

Rapina un uomo e lo manda in ospedale. Due giorni dopo si sente male e ci finisce lui

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Protagonista, nel bene e nel male. Continua a far parlare di sé M.R., 34enne residente a Pollone ma di fatto domiciliato in città, uno dei “volti noti” dei Giardini Zumaglini che nei giorni scorsi è finito nei guai per due fatti di cronaca.

Protagonista, nel bene e nel male. Continua a far parlare di sé M.R., 34enne residente a Pollone ma di fatto domiciliato in città, uno dei “volti noti” dei Giardini Zumaglini che nei giorni scorsi è finito nei guai per due fatti di cronaca. Questa volta, però, è stato lui ad avere bisogno di aiuto. Lunedì sera, infatti, si è sentito male mentre si trovava nella zona del Bottalino. E’ stata la sua fidanzata a lanciare l’allarme. “Aiutatemi, il mio fidanzato si sente male”, è stata la richiesta fatta alla centrale del 118 dalla 32enne spaventata. Il compagno aveva appena avuto un malore. Sul posto, nei pressi di una fabbrica dismessa al confine del parco del Bellone, sono intervenuti i soccorritori e i carabinieri della stazione di Vigliano. L’uomo, convinto a salire sull’ambulanza, è stato quindi accompagnato all’ospedale “Degli Infermi” di Ponderano dove gli sono state prestate le cure necessarie.

Proprio il 36 enne pochi giorni prima era stato protagonista di un episodio di violenza, almeno stando a quanto ricostruito dalle forze dell’ordine nelle ore successive.
Sempre ai Giardini Zumaglini, infatti, avrebbe aggredito un giovane africano. E’ successo venerdì pomeriggio, poco dopo le 17, nell’area verde adiacente a piazza Vittorio Veneto. Sono stati alcuni passanti a segnalare la violenta rissa, scoppiata poco distante dal parco giochi per bambini.

Sul posto è intervenuta la polizia che ha rintracciato un cittadino sudanese, con una vistosa ferita sanguinante alla testa. Nonostante l’evidente stato di choc, la vittima ha spiegato agli agenti di essere stato prima aggredito da un individuo tutto tatuato con un cappellino sulla testa, poi di essere stato rapinato dall’uomo, che si sarebbe appropriato del suo telefono cellulare, un Samsung Galaxy S3.
Il giovane sudanese è stato quindi trasportato al pronto soccorso dell’ospedale “Degli Infermi” di Ponderano, mentre gli equipaggi delle Volanti si concentravano sulle ricerche dell’aggressore. Ricerche che si sono concluse in brevissimo tempo. Dopo poche decine di minuti, infatti, in via Quintino Sella sono stati intercettati M.R., e la compagna.

Quando i poliziotti lo hanno fermato per controllarlo, l’uomo era intento a lavarsi le mani ancora intrise di sangue, utilizzando l’acqua della fontana.
Il sommario controllo effettuato negli istanti successivi ha consentito  di rinvenire indosso al 34enne un grosso “sanpietrino”. I due, accompagnati presso gli uffici della Questura, alla presenza del loro legale di fiducia, sono poi stati sottoposti alla perquisizione personale: nessuno dei due era in possesso del Samsung. Le indagini sono quindi passate alla Squadra Mobile che ora sta cercando di capire se sia coinvolta una terza persona alla quale sarebbe stato consegnato il telefono.
La stessa coppia protagonista questa vicenda pochi giorni prima era finita nei guai per un furto degenerato in rapina impropria all’Esselunga, dove avevano rubato articoli di bigiotteria di scarso valore e per garantirsi la fuga avevano spintonato una commessa. In quell’occasione i due erano stati rintracciati di nuovo ai Giardini Zumaglini ed erano stati denunciati anche per resistenza a pubblico ufficiale. Per portarli in Questura, gli agenti erano stati costretti ad ammanettarli.

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