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Cronaca

Rapina in casa con sequestro di due ragazze minorenni

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Dopo due mesi di indagini, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando

Provinciale di Biella hanno disarticolato un sodalizio composto da tre rapinatori cinesi che, il 9

settembre, aveva commesso una crudele rapina a Gaglianico a danno di una famiglia di

loro connazionali, residente da anni nel Biellese. In particolare, approfittando dell’assenza dei genitori, i rapinatori si erano introdotti nella loro

abitazione seguendo le due figlie minorenni che stavano rincasando a piedi da sole e, dopo averle

bloccate e sequestrate legando loro i polsi con dei cavi di telefono cellulare e chiudendole in uno

stanzino, avevano portato via la cassaforte di famiglia contenente 50.000 euro circa in contanti,

alcune monete antiche cinesi in argento e un notevole quantitativo di gioielli in oro. I malviventi

si erano poi dati alla fuga in direzione di Torino, utilizzando l’autovettura BMW di grossa

cilindrata del proprietario di casa che si trovava in quel momento parcheggiata nel cortile

condominiale.

Si tratta di tre uomini cinesi, di età compresa tra i 28 e i 34 anni, sconosciuti alle vittime. 

Dopo due mesi di indagini, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando

Provinciale di Biella hanno disarticolato un sodalizio composto da tre rapinatori cinesi che, il 9

settembre, aveva commesso una crudele rapina a Gaglianico a danno di una famiglia di

loro connazionali, residente da anni nel Biellese. In particolare, approfittando dell’assenza dei genitori, i rapinatori si erano introdotti nella loro

abitazione seguendo le due figlie minorenni che stavano rincasando a piedi da sole e, dopo averle

bloccate e sequestrate legando loro i polsi con dei cavi di telefono cellulare e chiudendole in uno

stanzino, avevano portato via la cassaforte di famiglia contenente 50.000 euro circa in contanti,

alcune monete antiche cinesi in argento e un notevole quantitativo di gioielli in oro. I malviventi

si erano poi dati alla fuga in direzione di Torino, utilizzando l’autovettura BMW di grossa

cilindrata del proprietario di casa che si trovava in quel momento parcheggiata nel cortile

condominiale.

Si tratta di tre uomini cinesi, di età compresa tra i 28 e i 34 anni, sconosciuti alle vittime. 

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