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Cronaca

Rapina all’Obi, arrestati due giovani

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Rapina all’Obi, arrestati due giovani.

Arrestati due giovani

Dopo la denuncia è arrivato anche l’arresto per i due giovani biellesi accusati di rapina e lesioni aggravate per il colpo messo a segno all’Obi. Il primo si trovava già in carcere per altri reati, il secondo è stato rintracciato dalla polizia ad Agrigento, a casa della compagna.

La rapina all’Obi

I fatti risalgono alla fine del mese di maggio, quando Matteo Ferrigno, trent’anni, e Donato Bevilacqua, 20 – entrambi residenti in città – rubarono due trapani per un valore di svariate centinaia di euro, all’interno dell’esercizio commerciale di regione Alberetti, a Ponderano. Scoperti, si diedero alla fuga, inseguiti dagli addetti alla sorveglianza. Proprio per liberarsi di uno di questi, Bevilacqua lo avrebbe colpito con uno degli utensili appena sottratti. Il vigilante finì al pronto soccorso con una profonda ferita alla testa: se la cavò con alcuni punti di sutura e sette giorni di prognosi. Furono proprio le violenze a trasformare il furto in una rapina.

L’indagine

L’arresto è l’epilogo di una rapida ed efficace indagine della Squadra mobile della questura di Biella. Nonostante i due rapinatori si fossero dileguati, infatti, nel giro di mezza giornata gli agenti guidati dal commissario capo Marika Viscovo sono riusciti a scoprire di chi si trattasse.
Il primo passo, una volta giunti sul posto, è stato quello di ascoltare l’altra guardia coinvolta nell’inseguimento. L’uomo ha fornito una prima sommaria descrizione dei fuggitivi. Nel frattempo gli investigatori hanno visionato le telecamere del sistema di videosorveglianza e ascoltato il vigilante ferito che si trovava all’ospedale. Il cerchio si è stretto sempre più fino ad arrivare al riconoscimento: la polizia ha mostrato loro un album fotografico e in testimoni hanno individuato e riconosciuto entrambi i presunti responsabili.

L’arresto e la custodia cautelare in carcere

E’ alla luce di questo quadro indiziario che il giudice per le indagini preliminari ha accolto la richiesta del pubblico ministero ed emesso due ordinanze di custodia cautelare in carcere, in attesa del processo. Emesse venerdì 13 luglio, sono state eseguite nei giorni successivi.
Per Matteo Ferrigno – già noto alle forze dell’ordine per precedenti reati contro il patrimonio – non ci sono state grosse difficoltà: essendo attualmente già recluso per altri fatti, gli è stata notificata in carcere. Più complicato, invece, rintracciare Bevilacqua, che sabato non era in città e risultava essere irreperibile. I poliziotti hanno quindi raccolto informazioni sul suo conto e scoperto che si trovava fuori regione, in Sicilia. Più precisamente in provincia di Agrigento, ospite della compagna. Con la collaborazione della locale squadra mobile, è stato possibile rintracciarlo: lunedì anche per lui si sono aperte le porte del carcere.

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