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Cronaca

Preso in tempo record il piromane della Burcina

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Ha appiccato le fiamme, rischiando di mandare a fuoco mezza Burcina. Alla fine è stato smascherato il piromane che, nei giorni scorsi, ha mobilitato mezzo Biellese per lo spegnimento del rogo divampato nella zona retrostante del parco,  quella che porta al sentiero del Gallinit.

Ha appiccato le fiamme, rischiando di mandare a fuoco mezza Burcina. Alla fine è stato smascherato il piromane che, nei giorni scorsi, ha mobilitato mezzo Biellese per lo spegnimento del rogo divampato nella zona retrostante del parco,  quella che porta al sentiero del Gallinit.

Si tratta di un giovane, un ragazzo di appena 24 anni residente a Pollone, che in passato ha avuto diversi problemi con la giustizia.

I Carabinieri ci hanno impiegato meno di tre giorni a individuarlo e denunciarlo. L’accusa di cui dovrà rispondere è quella di incendio doloso.

Ad incastrarlo sono state le telecamere  di videosorveglianza presenti in zona, che hanno ripreso l’auto con cui il giovane si è recato sul posto. Un fuoristrada grigio, di proprietà della madre. Quando gli investigatori si sono recati a casa della donna, per avere chiarimenti, è stata proprio lei stessa a spiegare loro che la vettura è generalmente in uso al figlio ventiquattrenne.

I fatti che gli sono contestati risalgono allo scorso giovedì Le prime fiammelle sono divampate nella notte.
Sono servite molte ore per riuscire a domare l’incendio. Oltre una trentina gli uomini impegnati, giorno e notte, nelle operazioni di spegnimento. Oltre ai Vigili del Fuoco, presenti con tre squadre, sono intervenuti anche i volontari del Corpo Antincendi Boschivi e gli uomini del Corpo Forestale dello Stato. Tantissimi i mezzi e grande la forza lavoro, di quanti hanno impiegato tempo ed energie per salvare un luogo, conosciuto da sempre come una piccola oasi di pace, un piccolo paradiso verde immerso nel Biellese. Ed è proprio dal Corpo Antincendi Boschivi che giunge l’appello ai cittadini: “Evitate, se potete, di accendere roghi. Con il clima secco di questi giorni e il vento incessante, basta una picola fiammella, il mozzicone di una sigaretta spento male e gettato a terra, in mezzo alle foglie per provocare un incendio di proporzioni considerevoli».

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