Cronaca
Perquisiscono la cella e trovano un oggetto assolutamente vietato
Perquisiscono la cella e trovano un oggetto assolutamente vietato.
Perquisizione
Verso la mezzanotte di ieri 27 giugno, durante un accurato giro di controllo all’interno di una cella della sezione detentiva denominata “ricominciare” – sezione notoriamente aperta – occupata da un detenuto rumeno trentenne, è stato rinvenuto, un telefono cellulare marca Samsung perfettamente funzionante con carta Sim e carica batterie, ben occultato in mezzo ai vestiti.
A dare la notizia è l’O.S.A.P.P. (Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria) per voce del Segretario Generale Leo Beneduci che dichiara :
“E’ probabile che per ricominciare veramente in quella sezione detentiva si volesse proprio partire dall’uso dei telefoni cellulari ed è un peccato che di regola tale utilizzo, dal carcere all’esterno, non corrisponde a modalità e contenuti leciti nella comunicazione.
In realtà – indica ancora il sindacalista – il problema vero è che il carcere di Biella è da tempo teatro di molteplici disfunzioni e innumerevoli disagi per chi vi opera e, ad oggi, nonostante ripetute ed annose segnalazioni e denunce da parte del sindacato nessuno, a partire dal Dott. Liberato Guerriero Provveditore Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria, ha ritenuto di attuare alcun concreto correttivo.
Fatiscenza delle infrastrutture, aggressioni, utilizzo di telefoni cellulari, evasioni e gravissima carenza di organico del personale di Polizia Penitenziaria unitamente ad un crescente sovraffollamento – conclude Beneduci – risultano essere in questo momento le principali caratteristiche di un sistema penitenziario che produce solo maggiore insicurezza per i cittadini. Abbiamo appreso con interesse delle volontà del Guardasigilli Bonafede rispetto ai problemi della giustizia, ci piacerebbe conoscerne gli intenti innovatori anche rispetto alle conclamate disagevoli condizioni del sistema penitenziario e del Corpo di Polizia Penitenziaria.”
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