Cronaca
Pericolo tatuaggi: sostanze tossiche o cancerogene nell’inchiostro in 22 casi su 117
Pericolo tatuaggi. Un’inchiesta dei Nas partita da Torino ha portato alla luce svariate criticità. Controllate 117 aziende.
Pericolo tatuaggi
Sostanze cancerogene o tossiche in ben 22 casi sui 117 presi in esame. Nei giorni scorsi i carabinieri hanno effettuato svariati accertamente in tutto il territorio nazionale, con l’obiettivo di controllare il tipo di sostanze utilizzate. I controlli hanno riguardato l’intera filiera: centri per tatuaggi, importatori, produttori e distributori nazionali di pigmenti. Sono stati prelevati circa cento campioni in 117 aziende, poi analizzati dai laboratori dell’Arpa Piemonte.
I problemi
E’ emerso che in 22 casi veniva superata la soglia massima di ammine aromatiche e di “IPA”, idrocarburi policiclici aromatici, sostanze considerate tossiche o cancerogene. Durante i medesimi controlli sono poi state contestate pure 31 infrazioni, quali carenze igieniche, mancanza di autorizzazioni e prodotti senza etichetta. Sequestrate in totale 248 confezioni di tinture e pigmenti.
Le conseguenze
Immediate alcune misure cautelari. Come il divieto di vendita oppure di utilizzo in alcuni casi, oppure il ritiro dal commercio dal commercio. E’ stato evidenziato anche l’obbligo di informare chi in passato si era fatto tatuare con quelle stesse sostanze.
Il precedente
Già tra il 2014 e il 2015 venne messo in atto un monitoraggio simile, all’interno di un protocollo di collaborazione con il Ministero della Salute e l’Istituto Superiore di Sanità. Allora vennero analizzati 318 campioni, 97 dei quali furono giudicati non conformi alle norme previste in termini di sterilità per contaminazione da microbi e funghi.
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