Cronaca
Oggi l’addio alla piccola Giulia
Oggi pomeriggio a Ronco Biellese sarà celebrato il funerale della piccola Giulia Gravellu, la bambina di 8 anni morta martedì pomeriggio dopo essere stata travolta dal pilone in pietra e cemento di una recinzione.
Oggi pomeriggio a Ronco Biellese sarà celebrato il funerale della piccola Giulia Gravellu, la bambina di 8 anni morta martedì pomeriggio dopo essere stata travolta dal pilone in pietra e cemento di una recinzione. Le esequie inizieranno alle 15.30. La piccola stava giocando in un frutteto, appena di ritorno dalla scuola (dove si era festeggiato il carnevale), quando è finita schiacciata dal pilastro che sostiene la recizione. I genitori hanno consentito l’espianto degli organi.
La corsa all’ospedale in ambulanza, i disperati tentativi di salvare quella giovane vita, la speranza che il suo cuore ricominciasse a battere. Tutto inutile. La piccola Giulia Lucia Gravellu è rimasta come addormentata, così come i suoi familiari e tutta la comunità biellese non si sono risvegliati dall’incubo nel quale erano sprofondati. Giulia ha smesso di lottare mentre i medici del pronto soccorso, dove era arrivata già in arresto cardiaco, provavano in ogni modo a rianimarla. A trattenerla qui con tutte le loro forze.
L’incidente fatale si è consumato nel tardo pomeriggio a Vigliano Biellese, nell’area della Malpenga. Erano da poco passate le 17 e la bimba, come detto, stava giocando nei pressi del meleto insieme al fratello, di pochi anni più grande. Il frutteto si trova in via per Ronco, a diverse decine di metri dalla villa. Nessuno poteva immaginare quello che sarebbe successo di lì a pochi minuti. Non c’erano lavori in corso, nessun elemento che potesse fare in alcun modo prevedere crolli. Eppure improvvisamente un pilastro vicino a una recinzione metallica ha ceduto e ha fatalmente colpito la bimba.
Il primo a soccorrerla con la forza della disperazione è stato il papà, che a pochi metri di distanza stava effettuando alcuni lavori di giardinaggio. La richiesta d’aiuto è partita subito. Sul posto si sono precipitati i soccorritori del 118 e i carabinieri. Purtroppo alla fine si è rivelato tutto inutile.
La bambina viveva lì, in via Scaglia, insieme al fratello, al papà e a mamma Isabella Ramelli, entrambi di 44 anni. Il padre Massimo ormai da diverso tempo è il custode della “Malpenga”.
Si tratta di persone molto conosciute ed apprezzate in tutto il paese.
«Sono i custodi della villa – conferma il sindaco Cristina Vazzoler, visibilmente sconvolta dal dramma -. Conosco il papà e la mamma… Questa famiglia è qui da una vita, è molto benvoluta. Non riesco ancora nemmeno a crederci. È una tragedia di proporzioni enormi. Quando capitano queste cose non ci sono parole, è una vicenda indescrivibile. Siamo tutti basiti, increduli. Siamo tutti letteralmente sconvolti».
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