Cronaca
Oggi il funerale di Sebastiano Cefalo
E’ stato un malore fulminante, forse un aneurisma, a stroncare Sebastiano Cefalo, 59 anni, residente in città: il funzionario dell’Agenzia delle Entrate morto improvvisamente venerdì mattina. Un male inaspettato, imprevedibile, che lo ha strappato troppo presto all’affetto dei suoi cari.
E’ stato un malore fulminante, forse un aneurisma, a stroncare Sebastiano Cefalo, 59 anni, residente in città: il funzionario dell’Agenzia delle Entrate morto improvvisamente venerdì mattina. Un male inaspettato, imprevedibile, che lo ha strappato troppo presto all’affetto dei suoi cari.
Non erano nemmeno le 8, venerdì mattina, quando è giunta la richiesta di soccorso al 118.
In pochi istanti nella sua abitazione di via Trento 42 è arrivata, oltre ad un’ambulanza medicalizzata, anche una squadra di Vigili del Fuoco. La porta di ingresso era chiusa e i Pompieri hanno dovuto aprire un varco ai medici, affinchè potessero raggiungere Sebastiano Cefalo e prestargli le cure necessarie. Lamentava un forte dolore toracico. L’equipe medica lo ha portato d’urgenza all’ospedale “Degli Infermi” di Biella.
«Quando ho visto i soccorsi sotto casa sua – racconta la moglie di Claudio Buzzio, uno dei suoi migliori amici – gli ho telefonato sul cellulare. Mi ha risposto da dentro l’ambulanza: con voce affannata diceva che lo stavano trasportando in ospedale e che non si sentiva più le gambe».
Purtroppo Sebastiano Cefalo non ce l’ha fatta: è morto poco dopo aver varcato la soglia del Pronto Soccorso.
La notizia del decesso è rimbalzata per la città poco dopo, destando profondo dolore e cordoglio. Originario di Biella, nato il 13 novembre 1955, Sebastiano Cefalo era molto conosciuto proprio per il suo incarico all’Agenzia delle Entrate. Figlio di Emilia Brustia, conosciuta come Nuccia, e Nicolò Cefalo, ex direttore dell’Ufficio delle Dogane, aveva voluto seguire le orme del padre ed era giunto nella pubblica amministrazione poco più che ventenne, con il grado di segretario. Con il passare degli anni la sua carriera era poco a poco cresciuta, fino a farlo diventare funzionario addetto ai controlli delle dichiarazioni dei redditi e agli accertamenti fiscali.
«Era un brav’uomo – dice di lui un ex collega – aveva un carattere allegro, schietto, ed era sempre molto vicino alla gente. Non era per nulla duro: gli piaceva dare ai cittadini tutte le spiegazioni che chiedevano ed era disposto a ripeterle anche due, tre, quattro volte. Amava il suo lavoro, e cercava, per quanto gli fosse possibile, di risolvere i problemi dei contribuenti. Svolgeva la sua vita in modo pacato e riservato: ricordo che amava molto i viaggi, il mare e le vacanze. Gli piaceva girare il mondo, andare anche all’estero. E adorava passeggiare: andava spesso a Oropa con gli amici».
Sposato, era però separato da molti anni e non aveva figli. Lascia tre cugini materni: Ezio, Luisella e Tullio Brustia. «Siamo tutti sconvolti – afferma Luisella tra le lacrime – era una persona simpatica, solare e ha sempre affrontato anche i momenti più difficili con estrema positività. Ci mancherà molto».
Il funerale si terrà oggi pomeriggio alle 15,30 nella chiesa di San Paolo, a Biella.
Marco Comero
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