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Cronaca

Notte di violenza e botte in Riva

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Intervenuti per sedare una rissa, hanno scoperto che poco prima era stata consumata una rapina. È di tre persone arrestate – per reati differenti – il bilancio dell’intervento delle volanti in Riva a margine di un episodio di violenza.
Nei guai sono finiti Bouksib Wail, 20 anni, il 19enne Mhidra Zakaria e il 26enne El Ghardi Chouaib, protagonisti dello scontro. Gli arresti sono già stati convalidati e soltanto per l’ultimo dei tre ragazzi di origini nordafricane il magistrato ha disposto la custodia cautelare in carcere. Misure meno restrittive per gli altri due: arresti domiciliari per il ventenne e obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per il più giovane.
Anche le accuse sono differenti. A tutti e tre, infatti, viene contestata la rissa, mentre El Ghardi e Bouksib sono stati denunciati anche per rapina in concorso. Quest’ultimo, infine, è stato denunciato  all’autorità giudiziaria insieme al 19enne per resistenza a pubblico ufficiale.
I fatti
La polizia è intervenuta in via Italia, in seguito alla segnalazione di una rissa tra più persone. Sul posto si sono precipitate due volanti che si trovavano in zona e che hanno individuato tre ragazzi. Due di loro sono scappati alla vista degli agenti, il terzo è rimasto lì, a terra. Era ferito allo zigomo sinistro. I poliziotti si sono quindi divisi: uno ha prestato soccorso al 26enne ferito (El Ghardi), mentre gli altri si sono lanciati all’inseguimento dei fuggitivi. La fuga è stata breve, entrambi sono stati raggiunti in via Belletti Bona, poco dopo il dormitorio.
La reazione
Stando alle contestazioni che gli vengono mosse contro, i due giovani, anziché calmarsi, hanno opposto resistenza, tentando di colpire con dei calci gli agenti e spingendone uno contro il muro. Alla fine sono stati comunque bloccati e caricati in macchina dalle forze dell’ordine.
Il telefonino “sparito”
Nel frattempo, poco distante, veniva assistito il giovane ferito. Proprio in quei momenti altri due ragazzi si sono avvicinati ai poliziotti, ai quali hanno spiegato che poco prima, precedentemente alla rissa che lo avrebbe poi visto coinvolto, il 26enne aveva chiesto a uno di loro il telefonino, con la scusa di dover effettuare una telefonata. Poi se lo sarebbe messo in tasca. Quando il legittimo proprietario aveva chiesto che gli venisse restituito, un complice (risultato poi essere uno dei due fuggitivi) avrebbe reagito prendendolo a calci. Verificare quanto raccontato è stato semplice, agli agenti non è rimasto altro da fare che comporre il numero telefonico e chiamare: il telefonino ha iniziato a squillare, era ancora in possesso al giovane uomo ferito al volto. Anche quest’ultimo è stato quindi arrestato. Insieme a Bouksib è ora indagato per rapina in concorso.
Il poliziotto ferito
Nella notte di violenza di Riva, anche un poliziotto ha riportato delle conseguenze. Ferito a un gomito, ha avuto bisogno delle cure mediche e si è recato al pronto soccorso. La prognosi è di sette giorni.
“Stiamo lavorando bene”
Nei giorni successivi ai tre arresti, la Questura ha espresso soddisfazione per l’operazione e per i recenti risultati, legati alla decisione di “raddoppiare” il numero delle volanti sul campo: due per ogni turno. L’intervento del fine settimana, infatti, va a sommarsi a quello che negli stessi giorni ha portato all’arresto di un 25enne che coltivava marijuana (servizio a pagina 6).
“Tutti i poliziotti stanno lavorando molto bene e con entusiasmo – è il commento dell’ispettore superiore Vincenzo Vaccaro, dirigente della Squadra Volanti della Questura di Biella –. E questo sta portando risultati”.

Intervenuti per sedare una rissa, hanno scoperto che poco prima era stata consumata una rapina. È di tre persone arrestate – per reati differenti – il bilancio dell’intervento delle volanti in Riva a margine di un episodio di violenza.
Nei guai sono finiti Bouksib Wail, 20 anni, il 19enne Mhidra Zakaria e il 26enne El Ghardi Chouaib, protagonisti dello scontro. Gli arresti sono già stati convalidati e soltanto per l’ultimo dei tre ragazzi di origini nordafricane il magistrato ha disposto la custodia cautelare in carcere. Misure meno restrittive per gli altri due: arresti domiciliari per il ventenne e obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per il più giovane.
Anche le accuse sono differenti. A tutti e tre, infatti, viene contestata la rissa, mentre El Ghardi e Bouksib sono stati denunciati anche per rapina in concorso. Quest’ultimo, infine, è stato denunciato  all’autorità giudiziaria insieme al 19enne per resistenza a pubblico ufficiale.
I fatti
La polizia è intervenuta in via Italia, in seguito alla segnalazione di una rissa tra più persone. Sul posto si sono precipitate due volanti che si trovavano in zona e che hanno individuato tre ragazzi. Due di loro sono scappati alla vista degli agenti, il terzo è rimasto lì, a terra. Era ferito allo zigomo sinistro. I poliziotti si sono quindi divisi: uno ha prestato soccorso al 26enne ferito (El Ghardi), mentre gli altri si sono lanciati all’inseguimento dei fuggitivi. La fuga è stata breve, entrambi sono stati raggiunti in via Belletti Bona, poco dopo il dormitorio.
La reazione
Stando alle contestazioni che gli vengono mosse contro, i due giovani, anziché calmarsi, hanno opposto resistenza, tentando di colpire con dei calci gli agenti e spingendone uno contro il muro. Alla fine sono stati comunque bloccati e caricati in macchina dalle forze dell’ordine.
Il telefonino “sparito”
Nel frattempo, poco distante, veniva assistito il giovane ferito. Proprio in quei momenti altri due ragazzi si sono avvicinati ai poliziotti, ai quali hanno spiegato che poco prima, precedentemente alla rissa che lo avrebbe poi visto coinvolto, il 26enne aveva chiesto a uno di loro il telefonino, con la scusa di dover effettuare una telefonata. Poi se lo sarebbe messo in tasca. Quando il legittimo proprietario aveva chiesto che gli venisse restituito, un complice (risultato poi essere uno dei due fuggitivi) avrebbe reagito prendendolo a calci. Verificare quanto raccontato è stato semplice, agli agenti non è rimasto altro da fare che comporre il numero telefonico e chiamare: il telefonino ha iniziato a squillare, era ancora in possesso al giovane uomo ferito al volto. Anche quest’ultimo è stato quindi arrestato. Insieme a Bouksib è ora indagato per rapina in concorso.
Il poliziotto ferito
Nella notte di violenza di Riva, anche un poliziotto ha riportato delle conseguenze. Ferito a un gomito, ha avuto bisogno delle cure mediche e si è recato al pronto soccorso. La prognosi è di sette giorni.
“Stiamo lavorando bene”
Nei giorni successivi ai tre arresti, la Questura ha espresso soddisfazione per l’operazione e per i recenti risultati, legati alla decisione di “raddoppiare” il numero delle volanti sul campo: due per ogni turno. L’intervento del fine settimana, infatti, va a sommarsi a quello che negli stessi giorni ha portato all’arresto di un 25enne che coltivava marijuana (servizio a pagina 6).
“Tutti i poliziotti stanno lavorando molto bene e con entusiasmo – è il commento dell’ispettore superiore Vincenzo Vaccaro, dirigente della Squadra Volanti della Questura di Biella –. E questo sta portando risultati”.

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