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Cronaca

“Mi ha tirato un pugno e ho visto sangue dappertutto”

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Come si fa a prendere a pugni in faccia selvaggiamente, senza un motivo, un uomo di 81 anni? La vittima è Giovanni Jeantet, titolare e fondatore dell’omonima pasticceria. 

Come si fa a prendere a pugni in faccia selvaggiamente, senza un motivo, un uomo di 81 anni? La vittima è Giovanni Jeantet, titolare e fondatore dell’omonima pasticceria. 

Erano circa le 23 di mercoledì scorso, quando l’anziano uomo è uscito dalla popolare pasticceria  di piazza  Vittorio Veneto, a Biella, per tornare a casa sua, che si trova al piano di sopra. Si è accorto subito che c’era un giovane in evidente stato d’ebrezza, ma non ha dato tanto peso alla cosa. E’ stato il figlio, Piergiorgio Jeantet, ad invitare il ragazzo a fare qualche passo indietro per far passare il papà.

Una richiesta che ha provocato una reazione a dir poco spropositata. «Stavo salendo a casa  – racconta Giovanni Jeantet – quando mi sono ricordato di avere dimenticato al bar un foglio medico che mi sarebbe servito il mattino dopo  per una visita. A quel punto sono sceso per andare a prenderlo. Una volta uscito dalla portineria, ho notato che il giovane era ancora lì davanti e non voleva farmi passare. Gli ho detto cortesemente di spostarsi, ma non ho nemmeno finito di terminare la frase che lui mi ha tirato un forte pugno in faccia. Ho visto subito schizzare sangue dappertutto».

Nel giro di pochi secondi, il ragazzo pareva trasformato in una vera e propria belva: «Ha continuato a darmi dei pugni, tutti in faccia, ora non so quanti, mi pare quattro o cinque. Io non sapevo come difendermi, mio figlio Giorgio era già andato via. A quel punto, gli ho messo le braccia intorno alla vita e l’ho fatto crollare a terra e  gli sono caduto di sopra».

In quei momenti stava passando  un gruppo di persone che hanno subito avvisato sia la Polizia che il 118.
«Dopo pochi minuti – continua Giovanni Jeantet -, è giunta sul posto una volante della Questura. Gli agenti sono riusciti a bloccare il  giovane caricandolo in auto. Io, malgrado l’insistenza da parte dei sanitari, non volevo nemmeno essere trasportato al pronto soccorso, ma poi  mi sono lasciato convincere e sono salito sull’ambulanza. Appena giunto all’ospedale di Ponderano, sono subito stato visitato. Alla fine  mi sono state diagnosticate alcune micro fratture al setto nasale».

I sanitari hanno attribuito all’uomo ben 25 giorni di prognosi. La denuncia per lesioni personali nei confronti del ragazzo è scattata d’ufficio. «Vorrei – conclude Jeantet -, ringraziare il personale medico ed infermieristico del  pronto soccorso,  sono stati davvero molto bravi e umani».

Mauro Pollotti

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