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Cronaca

Mentre un detenuto protesta, gli agenti salvano la vita a un altro che si sta per suicidare

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E’ durata poco la permanenza a Biella di Rachid A., il detenuto marocchino trasferito nel carcere di Biella dopo i presunti abusi subiti e le botte ricevute nelle carceri di Parma e Prato.

E’ durata poco la permanenza a Biella di Rachid A., il detenuto marocchino (recluso per violenza sessuale) trasferito nella casa circondariale di via dei Tigli dopo i presunti abusi subiti e le botte ricevute in altre carceri italiane. Il suo caso è balzato agli onori della cronaca quando l’uomo è riuscito a registrare alcune conversazioni con gli agenti che confermerebbero le violenze.

Giunto a Biella lo scorso 13 novembre, ha immediatamente avuto problemi con il personale. Il quarantenne si sarebbe infatti rifiutato di farsi immatricolare, sostenendo di aver subìto un abuso (prima la perquisizione e poi le fotografie).

Successivamente avrebbe rifiutato di farsi visitare nelle parti intime dal medico – in quanto donna -, per poi rifiutarsi anche di firmare le pratiche indispensabili per l’ingresso nei reparti. Infine avrebbe anche rifiutato di entrare nella sua nuova cella.

A questo punto, a sette ore dal suo ingresso, gli agenti della polizia penitenziaria hanno fatto uso della forza fisica, alla quale il detenuto nordafricano si sarebbe opposto energicamente, nonostante sia in sciopero della fame. Pare siano statio necessari quattro agenti per riuscire a chiuderlo nella stanza a lui riservata. Qui avrebbe poi sbattuto la porta e la branda sul pavimento per oltre due ore, oltraggiando il personale di servizio e non consentendo agli altri detenuti di riposare.

Sono queste le ragioni per le quali è stato infine denunciato per resistenza, oltraggio e disturbo della quiete pubblica.

Nonostante tutto, proprio durante le animate proteste dell’uomo, la polizia penitenziaria è riuscita ad accorgersi di un altro detenuto nordafricano che stava tentando di togliersi la vita con un lenzuolo.

Al fine di tutelarne la vita, in seguito alla pubblicazione di nuove registrazioni finite al vaglio della magistratura per i presunti abusi nei suoi confronti, Rachid è stato temporaneamente trasferito al centro clinico di Torino, ma presto tornerà nella struttura cittadina di via dei Tigli.

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