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Cronaca

Medico legale accusato di aver raggirato l’Inps

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Partirà a giugno il processo a carico di Vincenzo Del Gaudio, 57 anni, di Magnano, il medico legale accusato di aver raggirato l’Inps.

Partirà a giugno il processo a carico di Vincenzo Del Gaudio, 57 anni, di Magnano, il medico legale accusato di aver raggirato l’Inps. Contestate dalla guardia di finanza ben 1158 prestazioni specialistiche non dichiarate e circa 164mila euro non versati. Il periodo interessato va dal 2002 al 2012, data del suo licenziamento per aver utilizzato in modo indebito la struttura e le attrezzature per le diagnosi. Il tutto senza aver chiesto l’autorizzazione e di conseguenza senza averla ottenuta dall’ente per cui lavorava. Accusato di peculato e truffa ai danni dello stato. L’altra mattina è stato rinviato a giudizio dal giudice Antonia Mussa, l’udienza si terrà il prossimo 9 giugno. Le pesanti accuse nei suoi confronti vengono mosse nella veste di dipendente dell’Inps, con mansioni di dirigente, in servizio nella sede di Biella in qualità di medico chirurgo.
Le indagini, portate avanti dal nucleo di polizia tributaria della guardia di finanza di Biella, hanno portato a galla una situazione di possibile esistenza di incompatibilità e cumulo di incarichi. Alla fine è stato segnalato alla magistratura per un danno patrimoniale di 163mila 950 euro. La presunta evasione prevede il sequestro preventivo dei beni per equivalente, confermato dal giudice su istanza del pm Ernesto Napolillo, che è stato applicato sui beni immobili, mobili registrati e anche sul trattamento di fine servizio del medico. Secondo quanto emerso, Del Gaudio avrebbe svolto l’attività privata come se fosse attività dell’ufficio di appartenenza, anche in orari di servizio, durante periodi di assenza per malattia o preventivamente giustificati dal dirigente medico. In due occasioni avrebbe prodotto false dichiarazioni sul suo stato di salute assentandosi dal lavoro per svolgere un’altra attività remunerata (sia attività professionale privatista a favore dell’ospedale Poveri Infermi e dell’azienda Da Bice di Biceg, sia partecipando al centro medico Inail di Ivrea). Inoltre avrebbe falsificato un attestato di partecipazione ad un corso di aggiornamento, remunerato dall’Inps, per poi svolgere altre attività come perito.

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