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Cronaca

I vigili urbani “fanno la multa” al Comune

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Orari impossibili e niente turni di riposo: alla fine gli agenti di Polizia Municipale hanno vinto la causa contro il Comune di Biella. Lo ha deciso nei giorni scorsi la corte d’Appello di Torino, che ha confermato la decisione emessa in primo grado dal giudice del lavoro. La sentenza prevede che l’Ente pubblico debba risarcire gli operatori di pubblica sicurezza di ben 126 mila euro (a fronte dei 180 che erano stati chiesti). Non solo. Il comune è stato condannato anche al pagamento delle spese processuali di primo e secondo grado di giudizio, quantificato in circa 30 mila euro. Totale: oltre 150mila euro.

Orari impossibili e niente turni di riposo: alla fine i gli agenti di Polizia Municipale hanno vinto la causa contro il Comune di Biella. Lo ha deciso nei giorni scorsi la corte d’Appello di Torino, che ha confermato la decisione emessa in primo grado dal giudice del lavoro. La sentenza prevede che l’Ente pubblico debba risarcire gli operatori di pubblica sicurezza di ben 126 mila euro (a fronte dei 180 che erano stati chiesti). Non solo. Il comune è stato condannato anche al pagamento delle spese processuali di primo e secondo grado di giudizio, quantificato in circa 30 mila euro. Totale: oltre 150mila euro.

La vicenda ha avuto inizio sei  anni fa. Sono 26 gli agenti di Polizia Locale che  contestano al Comune di Biella turni impossibili e il mancato rispetto della normativa sul diritto al riposo. Una legge europea prevede che alcune categorie di lavoratori pubblici, tra cui anche gli operatori di Polizia Municipale, debbano avere un turno di riposo obbligatorio ogni sei giorni. Riposo che, spesso, non veniva rispettato.

Inoltre, sempre secondo la normativa vigente un operatore di polizia locale non può lavorare più di dieci ore consecutive.  Il periodo che  v i e n e contestato e per cui veniva chiesto un risarcimento va dal primo maggio ‘99 al 31 dicembre 2008.

Il processo, in primo grado, si era aperto nel novembre 2010. Intanto un tentativo di conciliazione, negli scorsi anni, c’è stato, ma non è andato a buon fine. La proposta transitoria (prima di 120, poi di 90 mila euro) avanzata dagli agenti di Polizia Municipale non era stata accettata. Ed ora, dopo la decisione del giudice, all’ente non resterà altro da fare che pagare.

Soddisfatto il sindacato di Polizia Locale: «Senza colpevolizzare nessuno – afferma il segretario regionale del Sulpm, Piero Primucci – se il Comune si fosse, con il buonsenso, fermato alla nostra richiesta legittima, ora non sarebbero i cittadini a pagare una causa persa».

Shama Ciocchetti

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