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Cronaca

I retroscena della cattura di Tommaso Biamonte

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Era stata denominata “Onda blu” l’operazione che ha permesso venerdì scorso di arrestare a Crotone Tommaso Biamonte e Alessando Covelli, i due ergastolani 60enni in fuga dallo scorso 12 dicembre.

Era stata denominata “Onda blu” l’operazione che ha permesso venerdì scorso di arrestare a Crotone Tommaso Biamonte e Alessando Covelli, i due ergastolani 60enni in fuga dallo scorso 12 dicembre. La lorocattura è avvenuta al termine di una complessa attività investigativa coordinata dalle Unità di Polizia penitenziaria del Nucleo Investigativo Centrale, su delega della Procura della Repubblica di Pavia, in diretta collaborazione con l’articolazione regionale della Polpen della Lombardia e l’apporto sul territorio della Polizia di Stato “Squadra Mobile” di Crotone.
I due latitanti, che al momento dell’arresto avevano una pistola scacciacani caricata a salve, e si erano fatti aiutare da un fiancheggiatore che doveva dargli ospitalità nella cittadina calabrese.
Il Nucleo Investigativo Regionale della Polizia Penitenziaria di Milano e la Squadra Mobile di Crotone avevano intuito che i due evasi si stavano recando a Crotone.
Hanno così predisposto appostamenti e pattuglie presso tutti i terminal cittadini di pullman e stazione ferroviaria.
Li hanno quindi seguiti dalla fermata di piazzale Nettuno dove erano appena scesi da un bus di linea proveniente dal nord Italia.
A destare l’attenzione degli Agenti, è stato il fatto che un pregiudicato del luogo aveva fatto salire a bordo dell’autovettura due soggetti di sesso maschile molto somiglianti ai due ricercati. È scattato così l’allerta per tutte le pattuglie in zona e il veicolo è stato poi bloccato in via Saffo.

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