Seguici su

Cronaca

I migranti non saranno ospitati presso il municipio di Trivero

Pubblicato

il

Si è arrivati alla soluzione definitiva in tema di migranti. Questi ultimi non saranno ospitati presso l’appartamento del palazzo comunale di Trivero. La scelta è, infatti, ricaduta su tre strutture private.

Si è arrivati alla soluzione definitiva in tema di migranti. Questi ultimi non saranno ospitati presso l’appartamento del palazzo comunale di Trivero. La scelta è, infatti, ricaduta su tre strutture private. Oltre a quelle già previste a Ponzone (per tre persone) e Pratrivero (per quattro), ora se ne aggiunge una terza a Cereie, presumibilmente per cinque persone. «Abbiamo deciso di rivolgerci a tre appartamenti privati – conferma il sindaco Mario Carli -. Di fatto non cambia nulla rispetto a prima, il progetto rimane invariato». 

Ad occuparsi dell’accoglienza è l’assessore Elisabetta Prederigo: «Cerchiamo sistemazioni che vadano bene per migranti e per i cittadini, ovvero posti dove ci siano negozi e servizi pubblici per permettere una integrazione più facile di queste persone». Come soluzione alternativa a Ronco è stato scelto un appartamento a Cereie, un’area più comoda e vicina ai servizi quindi.

L’assessore racconta cosa ha portato l’amministrazione comunale a cambiare soluzione all’ultimo: «Confrontandoci proprio nella commissione migranti ci è sembrato che Ronco fosse molto decentrato e lontano dai servizi. Il secondo motivo che ci ha spinti a cambiare è la richiesta presentata dall’opposizione: abbiamo voluto tenere conto anche di quella parte di popolazione restia ad accogliere i richiedenti asilo in un appartamento all’interno del palazzo comunale». Proprio durante il primo incontro in commissione migranti i rappresentanti dell’opposizione avevano chiesto di togliere come sede di accoglienza l’appartamento del municipio. Il consigliere Franco Foglia Parrucin anche durante le sedute di consiglio aveva più volte ricordato che «quella è la casa dei triveresi» sollevando anche una serie di questioni legate alla sicurezza e alla tutela di quanto c’è negli uffici municipali.

L’arrivo degli ospiti, ad oggi, non ha ancora una data fissata. «Sarà una accoglienza di secondo livello – riprende Prederigo -, sono persone che hanno già avuto un permesso di soggiorno per motivi umanitari o di salute. Quindi è un livello diverso rispetto a coloro che vengono accolti nei Cas, i Centri accoglienza straordinaria. Il progetto Sprar dipende inoltre direttamente dal Ministero, attendiamo di sapere da Roma la data dell’arrivo che sarà comunque nel mese di marzo».

Google News Rimani aggiornato seguendoci su Google News!
SEGUICI

Continua a leggere le notizie de La Provincia di Biella e segui la nostra pagina Facebook

Copyright © 2024 laprovinciadibiella.it S.r.l. - P.IVA: 02654850029 - ROC: 30818
Reg. Tribunale di Biella n. 582 del 30/06/2014 - Direttore responsabile: Matteo Floris
Redazione: Via Vescovado, n. 5 - 13900 Biella - Tel. 015 32383 - Fax 015 31834

La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017

Servizi informatici e concessionaria di pubblicità: Diario del Web S.r.l.