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I lavoratori del Gruppo Bardelli di Cerrione senza soldi della solidarietà da gennaio

Protesta

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«Dallo scorso mese di gennaio i lavoratori e le lavoratrici del Gruppo Bardelli (ex Altaeco) non percepiscono i soldi relativi al Contratto di solidarietà. Un danno economico pesantissimo per loro e le loro famiglie, che crea disagio sociale». Così Paolo Musso della Filctem/Cgil spiega la situazione dello stabilimento di Cerrione, in via Papa Giovanni XXIII.

Caterina Viscuso della Femca/Cisl, aggiunge: «Da mesi tentiamo un dialogo con la direzione, sia telefonicamente sia per iscritto, senza esiti e spesso senza neanche riscontri e risposte. Per diverso tempo ci era stato detto che il problema fosse legato a pratiche e codici errati comunicati dall’Inps. Ma come documentato questa situazione da tempo non esiste più. E gli impegni verbali a corrispondere ai lavoratori quanto dovuto sono, finora, tutti caduti nel vuoto. L’Inps con una comunicazione del 4 agosto scorso ci aveva garantito delle risposte; da allora non si è più fatta sentire. Oltre a questa incomprensibile situazione, ultimamente, ci è stato pure risposto che la direzione prenderà in carico la situazione solo nelle prossime settimane, dopo fiere di settore e generici impegni internazionali. Questo peraltro è solo uno dei tanti problemi che coinvolgono l’azienda».

«Oltre al mancato pagamento del contratto di solidarietà, da gennaio a maggio, i lavoratori non si sono ancora visti corrispondere diversi contributi del fondo previdenziale – spiegano i due sindacalisti biellesi -. Vista l’assenza di risposte concrete da parte dei vertici dell’azienda, le organizzazioni sindacali hanno aperto lo stato di agitazione, con relativo blocco degli straordinari. Cgil e Cisl sono a fianco dei lavoratori e sono pronte ad avviare e sostenere ulteriori azioni, visto che l’azienda continua a non dare risposte precise a problemi puntuali e documentati».

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