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Cronaca

“Hanno forzato la serratura della mia auto, ho trovato la portiera spalancata”

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I dati del ministero, resi noti e analizzati nei giorni scorsi dal Sole 24 Ore, danno un quadro confortante della situazione biellese per quanto riguarda la criminalità: il numero dei reati è in calo e il nostro territorio resta sostanzialmente un’isola felice. Tuttavia, per quanto riguarda i cosiddetti “piccoli reati”, la sensazione e la percezione dei cittadini spesso sono parecchio diverse. Anche perché, proprio trattandosi il più delle volte di casi non particolarmente gravi, spesso non vengono nemmeno riportati alle forze dell’ordine.
L’ultimo di questi è stato invece “denunciato” davanti alla comunità virtuale più grande del mondo: Facebook. A farlo nella giornata di giovedì, è stato Andrea Cavallo, antiquario e grande esperto ed appassionato di montagna.
«Oggi un androide ha forzato col cacciavite la serratura della mia auto – ha raccontato il noto biellese -. Eravamo saliti alla Gragliasca per tracciare sentieri e al ritorno, al parcheggio superiore di Rosazza, abbiamo trovato la macchina con la portiera spalancata. Nell’auto non mancava nulla e ho pensato che il ladro fosse stato disturbato o che l’allarme lo avesse messo in fuga».
La serratura però sarà da sostituire: «E purtroppo penso che non sia spesa da poco».
La segnalazione è diventata poi un vero e proprio sfogo: «Non posso non considerare che in questa Italia dalle leggi permissive e tolleranti, il furto sia ormai divenuto un atto quasi non punibile, e di certo non mi passa nemmeno per la mente di recarmi a sporgere denuncia».
A far riflettere non è tanto la storia raccontata e confermata da Andrea Cavallo, quanto le reazioni. Parecchie persone, infatti, hanno commentato il suo post raccontando altri furti e danneggiamenti simili che le hanno interessate personalmente.
Si tratta di numerosi commenti. “Stessa cosa è successa a me qualche mese fa nel parcheggio ad Andrate San Giacomo, mi è costato molto caro”, è uno di questi.
“Purtroppo ora succede un po’ dovunque – aggiunge un utente – quando si lascia la macchina per andare in montagna. Prima era solo sul Tracciolino, specialmente verso San Carlo, ora abbiamo visto i cartelli anche in Baraggia che avvisavano che aprivano le macchine”.
Altri ancora hanno ormai fatto l’en-plein: “A me l’hanno forzata al parcheggio di Graglia San Carlo, ad Andrate San Giacomo e addirittura nei pressi del lago Pistino, vicino alla Bessa. Adesso la moda del momento è andare dove ci sono corse a piedi e fare raid… sanno che il portafogli pesa e che chi corre in genere lo lascia in macchina…”.
La città non è da meno. Tra le zone “a rischio” segnalate dai commentatori, c’è quella della stazione.
Purtroppo a volte i danni provocati da questi piccoli furti sono comunque notevoli.
“A me è successo alla galleria prima di Bielmonte – scrive un’altra persona -, due portafogli e due cellulari”.
“A me sotto casa – conferma un’altra ancora -, in via Cerino Zegna. Vetro scheggiato, montante divelto, guarnizioni strappate, non sono riusciti a entrare forse perché disturbati: 650 euro di danni”.
La situazione può sicuramente apparire frustrante, ma come giustamente sottolinea qualcuno: in ogni caso bisogna sempre denunciare questi episodi alle forze dell’ordine.
“Devi fare comunque denuncia – si legge in un altro commento – solo per non dar adito a false statistiche che indicano i furti in diminuzione. Se la gente non denuncia allora non sussiste il problema, allora non è un crimine, allora è tollerato, allora è giusto”.

I dati del ministero, resi noti e analizzati nei giorni scorsi dal Sole 24 Ore, danno un quadro confortante della situazione biellese per quanto riguarda la criminalità: il numero dei reati è in calo e il nostro territorio resta sostanzialmente un’isola felice. Tuttavia, per quanto riguarda i cosiddetti “piccoli reati”, la sensazione e la percezione dei cittadini spesso sono parecchio diverse. Anche perché, proprio trattandosi il più delle volte di casi non particolarmente gravi, spesso non vengono nemmeno riportati alle forze dell’ordine.
L’ultimo di questi è stato invece “denunciato” davanti alla comunità virtuale più grande del mondo: Facebook. A farlo nella giornata di giovedì, è stato Andrea Cavallo, antiquario e grande esperto ed appassionato di montagna.
«Oggi un androide ha forzato col cacciavite la serratura della mia auto – ha raccontato il noto biellese -. Eravamo saliti alla Gragliasca per tracciare sentieri e al ritorno, al parcheggio superiore di Rosazza, abbiamo trovato la macchina con la portiera spalancata. Nell’auto non mancava nulla e ho pensato che il ladro fosse stato disturbato o che l’allarme lo avesse messo in fuga».
La serratura però sarà da sostituire: «E purtroppo penso che non sia spesa da poco».
La segnalazione è diventata poi un vero e proprio sfogo: «Non posso non considerare che in questa Italia dalle leggi permissive e tolleranti, il furto sia ormai divenuto un atto quasi non punibile, e di certo non mi passa nemmeno per la mente di recarmi a sporgere denuncia».
A far riflettere non è tanto la storia raccontata e confermata da Andrea Cavallo, quanto le reazioni. Parecchie persone, infatti, hanno commentato il suo post raccontando altri furti e danneggiamenti simili che le hanno interessate personalmente.
Si tratta di numerosi commenti. “Stessa cosa è successa a me qualche mese fa nel parcheggio ad Andrate San Giacomo, mi è costato molto caro”, è uno di questi.
“Purtroppo ora succede un po’ dovunque – aggiunge un utente – quando si lascia la macchina per andare in montagna. Prima era solo sul Tracciolino, specialmente verso San Carlo, ora abbiamo visto i cartelli anche in Baraggia che avvisavano che aprivano le macchine”.
Altri ancora hanno ormai fatto l’en-plein: “A me l’hanno forzata al parcheggio di Graglia San Carlo, ad Andrate San Giacomo e addirittura nei pressi del lago Pistino, vicino alla Bessa. Adesso la moda del momento è andare dove ci sono corse a piedi e fare raid… sanno che il portafogli pesa e che chi corre in genere lo lascia in macchina…”.
La città non è da meno. Tra le zone “a rischio” segnalate dai commentatori, c’è quella della stazione.
Purtroppo a volte i danni provocati da questi piccoli furti sono comunque notevoli.
“A me è successo alla galleria prima di Bielmonte – scrive un’altra persona -, due portafogli e due cellulari”.
“A me sotto casa – conferma un’altra ancora -, in via Cerino Zegna. Vetro scheggiato, montante divelto, guarnizioni strappate, non sono riusciti a entrare forse perché disturbati: 650 euro di danni”.
La situazione può sicuramente apparire frustrante, ma come giustamente sottolinea qualcuno: in ogni caso bisogna sempre denunciare questi episodi alle forze dell’ordine.
“Devi fare comunque denuncia – si legge in un altro commento – solo per non dar adito a false statistiche che indicano i furti in diminuzione. Se la gente non denuncia allora non sussiste il problema, allora non è un crimine, allora è tollerato, allora è giusto”.

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