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Cronaca

“Ha rubato una mia foto da Facebook e l’ha usata su suo profilo”

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 “Aiutatemi a segnalare questo profilo falso, sta usando le mie foto! Grazie mille in anticipo”.
Negli ultimi tempi quello del furto d’identità o di fotografie sui social network è un tema parecchio dibattuto. Le segnalazioni sono ormai quotidiane. Questa volta la vittima è stata una giovane biellese, che nei giorni scorsi ha lanciato un appello ai propri amici su Facebook.
«L’ho scoperto quasi per caso – racconta Anna, 24enne biellese -, avevo questa persona tra gli amici Fb. Un giorno, scorrendo le notizie della home, ho visto la mia foto: era stata pubblicata in un post sul suo profilo».
A quel punto ha capito che poteva trattarsi di un profilo fake.
«Mi è venuto il nervoso – continua a raccontare -. Le ho scritto in privato, le ho detto di levarla. Ma niente. Visualizzava i messaggi e non rispondeva. Alla fine ho lanciato questo appello e chiesto ai miei contatti di segnalarla. Insieme a me. Poi ho scritto anche a Facebook per fare presente che si trattava di un profilo falso con foto prese da internet. L’unica foto di una persona reale probabilmente era la mia».
Ed effettivamente l’iter seguito da Anna sembra essere il più efficace, se non l’unico possibile.
«Conviene mettersi in più persone – conferma l’ispettore Andrea Andreotti della Polizia postale e delle comunicazione – e segnalare tutti insieme, col sistema flag di Fb, il profilo falso o che ti disturba. Questo fa sì che nel giro di qualche giorno il profilo in questione venga bloccato. Vale per gli insulti come per i casi in cui qualcuno si appropria di fotografie di altre persone».
Anche perché, a meno che non si tratti di reati più gravi, Facebook non sempre fornisce direttamente i dati alle forze dell’ordine.
«In caso di diffamazione o reati di entità lieve – conferma l’ispettore – Facebook tendenzialmente non fornisce dati se  non in presenza di una rogatoria internazionale».
Dunque, se si vogliono evitare spiacevoli sorprese sul web, il primo consiglio è sempre lo stesso: prevenire. Vale la pena di stare sempre molto attenti alle impostazioni sulla privacy e all’identità di chi ci chiede l’amicizia.

 “Aiutatemi a segnalare questo profilo falso, sta usando le mie foto! Grazie mille in anticipo”.
Negli ultimi tempi quello del furto d’identità o di fotografie sui social network è un tema parecchio dibattuto. Le segnalazioni sono ormai quotidiane. Questa volta la vittima è stata una giovane biellese, che nei giorni scorsi ha lanciato un appello ai propri amici su Facebook.
«L’ho scoperto quasi per caso – racconta Anna, 24enne biellese -, avevo questa persona tra gli amici Fb. Un giorno, scorrendo le notizie della home, ho visto la mia foto: era stata pubblicata in un post sul suo profilo».
A quel punto ha capito che poteva trattarsi di un profilo fake.
«Mi è venuto il nervoso – continua a raccontare -. Le ho scritto in privato, le ho detto di levarla. Ma niente. Visualizzava i messaggi e non rispondeva. Alla fine ho lanciato questo appello e chiesto ai miei contatti di segnalarla. Insieme a me. Poi ho scritto anche a Facebook per fare presente che si trattava di un profilo falso con foto prese da internet. L’unica foto di una persona reale probabilmente era la mia».
Ed effettivamente l’iter seguito da Anna sembra essere il più efficace, se non l’unico possibile.
«Conviene mettersi in più persone – conferma l’ispettore Andrea Andreotti della Polizia postale e delle comunicazione – e segnalare tutti insieme, col sistema flag di Fb, il profilo falso o che ti disturba. Questo fa sì che nel giro di qualche giorno il profilo in questione venga bloccato. Vale per gli insulti come per i casi in cui qualcuno si appropria di fotografie di altre persone».
Anche perché, a meno che non si tratti di reati più gravi, Facebook non sempre fornisce direttamente i dati alle forze dell’ordine.
«In caso di diffamazione o reati di entità lieve – conferma l’ispettore – Facebook tendenzialmente non fornisce dati se  non in presenza di una rogatoria internazionale».
Dunque, se si vogliono evitare spiacevoli sorprese sul web, il primo consiglio è sempre lo stesso: prevenire. Vale la pena di stare sempre molto attenti alle impostazioni sulla privacy e all’identità di chi ci chiede l’amicizia.

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