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Cronaca

Gli ospedali del Piemonte sospendo i ricoveri, ma Biella al momento resiste

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L’aggravarsi della pandemia e la necessità di ulteriori misure per garantire sufficienti posti letto a disposizione dei pazienti Covid ha portato l’Unità di Crisi della Regione Piemonte a disporre a tutte le aziende sanitarie di sospendere temporaneamente i ricoveri no Covid, escluse le urgenze, i ricoveri oncologici, i ricoveri in fascia “A” (cioè da effettuare entro 30 giorni) e gli screening oncologici.

Biella però potrebbe fare eccezione. Stando ad alcune anticipazioni fornire dall’Asl (in mattinata è atteso il comunicato ufficiale) almeno per questa settimana l’attivita nel nosocomio cittadino dovrebbe procedere regolarmente.

Tornando alle decisioni assunte in sede regionale, vengono differite anche tutte le attività ambulatoriali, ad eccezione di quelle contrassegnate con codice “U” (urgenti, da garantire entro 72 ore) e “B” (da garantire entro 10 giorni). Inoltre, è stato raccomandato alle aziende che si cerchi il più possibile di sviluppare la gestione dei pazienti Covid a domicilio.

Queste disposizioni hanno lo scopo di consentire il passaggio da 2201 posti letto dedicati al Covid (20% del totale disponibile) a 4.403 (35-40%), come previsto dal piano pandemico regionale a fronte di una soglia di occupazione che il 9 marzo ha superato di due punti la soglia critica, attestandosi al 42%, mentre il tasso di occupazione delle terapie intensive è arrivato al 36%.

Queste misure non vogliono dire che ci si trova in una situazione di affanno, in quanto esistono ancora ampi margini di manovra sulla riorganizzazione delle strutture in caso di peggioramento della situazione.

Le prestazioni ordinarie procrastinate verranno riprogrammate non appena possibile.

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