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Cronaca

Giornalista biellese aggredito dalle prostitute

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Insultato, spintonato e aggredito dalle prostitute mentre lavora. Capita anche questo ai giornalisti.

Insultato, spintonato e aggredito dalle prostitute mentre lavora. Capita anche questo ai giornalisti.
E’ successo a Mauro Benedetti, editore di NewsBiella.it, impegnato a riprendere il percorso turistico della Grande Traversata del Biellese nel tratto tra Cossato e Castelletto.
«Insieme al sindaco di Selve Marcone, Maurizio Delsignore – racconta -, sto affrontando il tragitto in bicicletta, per dimostrare che si adatta al passaggio sulle due ruote e che va promosso come tale in modo da trasformarlo in strumento di marketing territoriale. Sabato mattina era in programma la tappa Cossato-Castelletto».
Nei pressi del noto guado di Castellengo, dalla parte di Mottalciata, sono iniziati i problemi.
«Siamo transitati su una strada sterrata con evidenti segni (si legga preservativi usati, ndr) e sporcizia, lasciati da chi si apparta in quel luogo – spiega Benedetti -. Poco più avanti siamo stati aggrediti da alcune prostitute perché avevamo la telecamera in mano e stavamo filmando il percorso».
In un attimo Benedetti si è trovato a dover dare spiegazioni a un gruppetto di tre o quattro donne africane che, vedendo la telecamera, ha forse frainteso le sue intenzioni. Hanno chiesto cosa stesse facendo e gli hanno intimato di consegnare l’apparecchio. Di fronte al suo rifiuto, la situazione si è fatta più tesa.
«A un certo punto è arrivata quella che aveva tutta l’aria di essere il “capo” – continua Benedetti -, ha iniziato a spintonarmi e a urlarmi contro, nel frattempo cercava di strapparmi la telecamera dalle mani».
Nemmeno la minaccia di chiedere l’intervento delle forze dell’ordine ha sortito l’effetto sperato: «Maurizio (Delsignore, ndr) era rimasto un attimo indietro – chiarisce Benedetti -, gli ho gridato di chiamare i carabinieri. Queste donne non hanno fatto una piega, hanno detto che non gliene fregava nulla».
Al giornalista e al sindaco non è rimasto altro da fare che tenere ben salda la telecamera e allontanarsi prima che la situazione degenerasse.
«Non è successo niente di grave – sottolinea Benedetti -, è stato solo un momento spiacevole. Però è un peccato che ci sia questo degrado. Se domattina una persona volesse godersi quel percorso turistico e si trovasse scenari del genere, non sarebbe il massimo. Continueremo a dire che la GTB si adatta al passaggio in bicicletta, che va promosso come tale, ma che sul percorso ci si imbatta in situazioni che sono del tutto contrarie al marketing e all’accoglienza non ce lo aspettavamo. E’ un quadro che scoraggerebbe qualsiasi turista, con un biglietto da visita degno della peggior località».

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