Cronaca
Gioca col fucile ad aria compressa, i vicini chiamano il 112
Stava semplicemente giocando il ragazzo che ieri ha fatto preoccupare alcuni abitanti di Ronco Biellese. Dopo aver sentito qualche sparo, uno di loro ha deciso di chiamare i carabinieri. Una volta arrivati sul posto, i militari dell’Arma non hanno più trovato alcuna traccia del giovane e così sono andati a cercarlo direttamente a casa.
Stava semplicemente giocando il ragazzo che ieri ha fatto preoccupare alcuni abitanti di Ronco Biellese. Dopo aver sentito qualche sparo, uno di loro ha deciso di chiamare i carabinieri.
Una volta arrivati sul posto, i militari dell’Arma non hanno più trovato alcuna traccia del giovane e così sono andati a cercarlo direttamente a casa.
L’adolescente di 17 anni non si trovava nemmeno lì. Ad aprire la porta agli uomini della pattuglia è stata la madre, alla quale i carabinieri hanno spiegato quanto successo.
La donna ha assicurato loro che il fucile ad aria compressa del figlio era privo di “pallini” e che quindi il ragazzo non aveva sparato a nulla. Semplicemente premeva il grilletto provocando il fastidioso rumore dello sparo, ma dalla canna non uscivano colpi.
A quel punto ha esibito l’arma in questione ai militari, sostenendo che avrebbe impedito al figlio di utilizzarla ancora in paese.
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