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Cronaca

Gian Luca Cavalli, l’uomo che accarezza le nuvole

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Lui ha dato a una cima mai scalata prima del Karakorum pakistano il nome “Città di Biella”. E la città di Biella lo ha ringraziato scrivendo il suo nome nell’albo d’onore, un elenco che negli ultimi mesi ha visto aggiungersi personaggi dello sport come la campionessa paralimpica Nicole Orlando o il coach di pallacanestro Federico Danna o come Ermanno Caneparo, per decenni storico volto del Gipin in tempo di carnevale. Gian Luca Cavalli, alpinista biellese, già protagonista di spedizioni su vette asiatiche oltre i 7000 e gli 8000 metri, ha conquistato ad agosto una cima a 5050 metri sul livello del mare, in una zona assai poco frequentatata dagli scalatori perché al confine tra Pakistan, India e Cina, quindi con forte presenza di militari e di limitazioni di accesso.

Cavalli ha ascoltato le parole del sindaco Marco Cavicchioli che, nelle motivazioni per il conferimento dell’onorificenza ha ricordato la carriera dell’alpinista, che è accademico del Cai, e ha ricordato che l’alpinismo è metafora di come si possano trasformare i confini fisici in punti di contatto e di unione. Il presidente del Cai di Biella Eugenio Zamperone, presente alla cerimonia con una delegazione dell’associazione, ha ricordato che proprio in quell’aula di palazzo Oropa sedette Quintino Sella, che del Club alpino italiano è stato il fondatore, e ha preannunciato l’impegno per far conferire a Biella il titolo di città alpina.

Lui ha dato a una cima mai scalata prima del Karakorum pakistano il nome “Città di Biella”. E la città di Biella lo ha ringraziato scrivendo il suo nome nell’albo d’onore, un elenco che negli ultimi mesi ha visto aggiungersi personaggi dello sport come la campionessa paralimpica Nicole Orlando o il coach di pallacanestro Federico Danna o come Ermanno Caneparo, per decenni storico volto del Gipin in tempo di carnevale. Gian Luca Cavalli, alpinista biellese, già protagonista di spedizioni su vette asiatiche oltre i 7000 e gli 8000 metri, ha conquistato ad agosto una cima a 5050 metri sul livello del mare, in una zona assai poco frequentatata dagli scalatori perché al confine tra Pakistan, India e Cina, quindi con forte presenza di militari e di limitazioni di accesso.

Cavalli ha ascoltato le parole del sindaco Marco Cavicchioli che, nelle motivazioni per il conferimento dell’onorificenza ha ricordato la carriera dell’alpinista, che è accademico del Cai, e ha ricordato che l’alpinismo è metafora di come si possano trasformare i confini fisici in punti di contatto e di unione. Il presidente del Cai di Biella Eugenio Zamperone, presente alla cerimonia con una delegazione dell’associazione, ha ricordato che proprio in quell’aula di palazzo Oropa sedette Quintino Sella, che del Club alpino italiano è stato il fondatore, e ha preannunciato l’impegno per far conferire a Biella il titolo di città alpina.

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