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Fugge all’ALT della Polizia: rintracciato e denunciato giovane vercellese

Ragazzo nel Vercellese, alla guida di un ciclomotore senza patente né assicurazione, viene rintracciato, fermato, denunciato e sanzionato dalla Squadra Volante della Locale Questura.

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VERCELLESE –  Sabato 28 agosto 2021, nel Vercellese, un giovane minorenne è stato protagonista di alcuni eventi che lo hanno portato, dopo essere stato rintracciato dagli agenti della Polizia, a una denuncia e una sanzione.

Come tutto è cominciato

Nel pomeriggio di sabato 28 Agosto l’attenzione del personale della Squadra Volante della locale Questura, durante il servizio di controllo del territorio del centro cittadino, è stata attratta da forti rumori causati da alcuni motoveicoli.

Gli agenti sono quindi riusciti ad intercettare circa 20 motoveicoli, che circolavano in gruppo per le strade del centro città.

Tra essi, un motociclista in particolare stava effettuando manovre pericolose per gli altri utenti della strada e, soprattutto, per i pedoni che affollavano il centro cittadino.

Gli operatori hanno cercato, dunque, di raggiungere il mezzo in questione che si trovava in testa al corteo per sottoporlo a controllo, ma il conducente, alla vista delle pattuglie che gli intimavano l’alt, improvvisamente ha accelerato, senza fermarsi.

Pertanto il personale della Polizia di Stato si è dato all’inseguimento del motoveicolo. Questa prima azione però non ha sortito risultati, poiché il conducente, dopo aver percorso a forte velocità diverse strade trafficate e aver messo in concreto pericolo l’incolumità e la sicurezza degli altri utenti della strada, è riuscito a far perdere le proprie tracce attraversando un parco pedonale, impossibile da percorrere per le auto.

Nella concitazione del momento gli agenti sono comunque riusciti a leggere il numero della targa del ciclomotore, anche se parzialmente.

Nonostante questo, però, in seguito ad approfonditi accertamenti e anche grazie alla visione di alcune immagini delle telecamere di sorveglianza che avevano registrato le fasi della fuga, gli operatori sono stati in grado di risalire al proprietario della moto in questione.

La Polizia a casa del padre del ragazzo

Il giorno successivo, quindi, gli agenti sono giunti presso l’abitazione dell’uomo. Egli, dopo essere stato informato dell’accaduto, ha riferito che il ragazzo alla guida della moto, il giorno precedente, era sicuramente il figlio minorenne.

A conferma di ciò l’uomo ha mostrato agli operatori gli indumenti e il casco indossato dal figlio, che corrispondevano a quelli immortalati dalle telecamere di sorveglianza.

Durante gli accertamenti sul mezzo, i poliziotti hanno appurato che la targa apposta sulla moto riportava dati non corrispondenti a quelli indicati nel libretto di circolazione e che la stessa risultava invece associata ad un diverso ciclomotore in uso ad un soggetto del tutto estraneo ai fatti e addirittura residente in una diversa regione.

Di fronte a tali evidenze il ragazzo non ha potuto che riconoscere le proprie responsabilità.

Il ragazzo riconosce le proprie colpe

Egli stesso ha ammesso di aver apposto una targa falsa al ciclomotore proprio al fine di sottrarsi ai controlli, in quanto non aveva ancora conseguito la patente di guida e la moto risultava sprovvista della copertura assicurativa.

Era dunque per questi motivi che il giovane, alla vista della Polizia, impaurito delle possibili conseguenze del controllo, aveva deciso di darsi alla fuga mettendo in pericolo diverse persone.

Per i fatti accaduti il ragazzo è stato denunciato per i reati di resistenza a pubblico ufficiale, falsità materiale commessa dal privato nonché sanzionato per diverse violazioni del Codice della Strada.

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