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Cronaca

Frana sul torrente Sessera

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In questi giorni, ai piedi della diga di miste, sulla  sponda orografica destra del torrente Sessera, si è verificato il distacco di un grosso masso per frantumazione dell’agglomerato roccioso. Il materiale è franato nel sottostante alveo del torrente.

In questi giorni, ai piedi della diga di miste, sulla  sponda orografica destra del torrente Sessera, si è verificato il distacco di un grosso masso per frantumazione dell’agglomerato roccioso. Il materiale è franato nel sottostante alveo del torrente.

Come affermato dall’associazione Custodiamo la Valsessera “tale evento potrebbe essere considerato, volumetricamente, di lieve entità. Occorre però osservare che non siamo di fronte ad un movimento franoso di terreno, uno scivolamento causato dalle piogge, ma di un cedimento di rocce caratterizzate da elevata frantumazione. Già in sede di procedura VIA questo comitato aveva sottolineato la grave assenza di indagini geognostiche con carotaggi in sponda destra, prove indispensabili per valutare la solidità dello sperone roccioso che dovrebbe fungere da spalla per realizzare il nuovo sbarramento (posto a circa 250 metri rispetto al punto fotografato) . Prove che a nostro avviso dovevano già accompagnare il progetto definitivo sono invece state rimandate alla successiva fase progettuale, alla redazione del progetto esecutivo”.

Anche per queste ragioni Custodiamo la Valsessera ha presentato il ricorso al Tribunale Superiore delle Acque ritenendo che “sia stata una assurdità esprimere un positivo parere di compatibilità ambientale quando non era ancora stato accertato se una delle spalle di appoggio (là dove si realizzano le fondamenta dell’opera) è, o meno, idonea. Non è sufficiente statuire l’idoneità di un sito perché lì, da 70 anni, c’è già una diga: il nuovo sbarramento e l’invaso ipotizzato sono di dimensioni ben maggiori dell’esistente e diversi i punti di appoggio”. 

 

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