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Cronaca

Forse Federico era già a terra quando è stato investito

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L’autopsia, effettuata sul corpo di Federico Chiarelli, il 19enne trovato morto domenica mattina a pochi passi dalla sua abitazione di Coggiola, lascia spazio a nuovi inquietanti scenari.

L’autopsia, effettuata sul corpo di Federico Chiarelli, il 19enne trovato morto domenica mattina a pochi passi dalla sua abitazione di Coggiola, lascia spazio a nuovi inquietanti scenari. Stando alle prime risultanze comunicate dal consulente di parte ai legali della difesa, Carlo Boggio Marzet e Roberto Gatti, Federico Chiarelli, quando è stato investito dalla Fiat Grande Punto condotta da Andrea Alciato, era a terra.

“Sono state riscontrate lesioni mortali al capo e al torace – ha spiegato il legale della difesa – e sembra che la giovane vittima le abbia riportate mentre si trovava a terra”.

Si attende dunque ora la perizia completa, sia della difesa, che dell’accusa. Il consulente nominato dalla Procura della Repubblica si è preso 60 giorni per consegnare il proprio referto. Prima di Natale, dunque, il quadro su quanto realmente successo quella notte sarà decisamente più chiaro.

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