Cronaca
Finanza scopre il broker-truffatore: raggirate 56 persone per un giro d’affari di 10milioni di euro
Sequestrati auto, disponibilità finanziarie, monete d’oro e orologi di lusso.
Guardia di Finanza Torino: truffe agli investitori con lo «schema Ponzi», eseguita una misura cautelare nei confronti di un ex consulente finanziario. Nella sua rete risultano caduti 56 ignari risparmiatori: un giro da 10milioni di euro. Sequestrati autoveicoli, in cui erano stati reinvestiti parte degli illeciti guadagni,
disponibilità finanziarie, monete d’oro e orologi di lusso.
Militari della Guardia di Finanza di Torino, con il coordinamento della Procura della Repubblica di Ivrea, all’esito di complesse indagini di polizia giudiziaria hanno eseguito un’ordinanza del Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale eporediese che ha disposto nei confronti di un broker la misura cautelare dell’obbligo di dimora per il reato di abusivismo finanziario nonché un apposito decreto di sequestro preventivo per circa 500 mila euro, quale profitto del reato commesso.
Ai clienti venivano promessi lauti guadagni sulle somme investite. In particolare, il modus operandi adottato consisteva nel presentarsi ai potenziali investitori (sovente persone anziane o comunque prive degli strumenti e delle capacità necessari per comprendere il tipo e la natura dell’operazione nonché il relativo grado di rischio) come professionista esperto di mercati finanziari, proponendo loro di affidargli i propri risparmi per investirli sul mercato azionario; gli interessi attivi prospettati erano compresi tra il 15% e il 18% annuo, con liquidazione mensile dei rendimenti derivanti dalla compravendita dei titoli.
Ottenuta l’adesione dei potenziali clienti, l’ex consulente finanziario richiedeva loro di accendere un conto corrente ad hoc presso un noto istituto di credito, su cui fare confluire il capitale da investire e, nel contempo, di consegnargli le credenziali per accedere ai sistemi informatici bancari. Successivamente, attraverso il servizio di home-banking, lo stesso convertiva parte delle somme depositate sui conti correnti in USD e, quindi, effettuava attività di compravendita giornaliera dei titoli azionari sul mercato americano (con la tecnica del c.d. trading intraday).
I risultati della gestione finanziaria erano tuttavia, nella maggior parte dei casi, negativi (anche in conseguenza del frequente ricorso alla c.d. “leva finanziaria”, utilizzata invano per cercare di aumentare i rendimenti ottenuti dalla compravendita dei titoli azionari). Il broker pertanto, al fine di illudere i risparmiatori circa il buon esito delle proprie attività di trading, bonificava, secondo le scadenze pattuite, l’importo dei presunti rendimenti conseguiti, utilizzando in parte quote dello stesso capitale versato dai risparmiatori e, in parte, somme distratte dai conti correnti di altri clienti e di famigliari secondo le dinamiche del noto “schema Ponzi”. Ciò fino a quando l’esiguità delle provviste complessivamente disponibili non ha reso più sostenibile tale meccanismo.
Nella rete dell’ex consulente finanziario risultano complessivamente caduti 56 ignari investitori, i quali hanno affidato allo stesso risparmi per oltre 10 milioni di euro.
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Pier Giovanni Malanotte
8 Settembre 2023 at 11:48
E vi sono ancorapersoneche, poverine, ci cascano.
Ma l’istituto di credito non se ne accorgeva ?
Ardmando
9 Settembre 2023 at 8:47
Un truffatore da quattro soldi. Con gli strumenti finanziari che ci sono al giorno d’oggi, sbagliare a fare trading vuol dire essere veramente intenzionato a far perdere soldi alle persone, oppure essere un totale incapace. Propendo per la seconda ipotesi.