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Escursionista disperso a Piedicavallo trovato e recuperato in elicottero

Un uomo di 32 anni disperso da due giorni tra Piedicavallo e Monte Bo è stato salvato dai vigili del Fuoco e dal Soccorso Alpino. Ritrovato vivo e trasportato in ospedale per accertamenti

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escursionista disperso piedicavallo

Ha trascorso una notte all’addiaccio l’escursionista disperso sopra Piedicavallo, del quale non si sono più avute notizie per 24 ore.

Lo sfortunato protagonista, un uomo di 32 anni, è stato ritrovato dopo ore di ricerche ad alta quota. L’intervento di salvataggio si è concluso nella serata di ieri, sabato 13 settembre, grazie alla sinergia tra i vigili del fuoco di Biella e il Soccorso Alpino.

Escursionista disperso ritrovato dai vigili del fuoco e dal Soccorso alpino

Il giovane si era allontanato da casa nella mattinata di giovedì 11 settembre, comunicando ai familiari di voler intraprendere un’escursione con partenza da Piedicavallo, in direzione Monte Bo. L’ultimo contatto risaliva alle 20:13 della sera stessa, quando l’escursionista aveva riferito di trovarsi lungo il sentiero del Colle della Ronda. Poi il silenzio.

L’intervento di salvataggio

L’allarme è scattato nel pomeriggio di sabato 13 settembre, quando i familiari, preoccupati per l’assenza di notizie, hanno allertato le autorità. Alle 17,30 i vigili del fuoco di Biella, in coordinamento con le squadre del Soccorso Alpino, hanno avviato le ricerche con squadre di terra nella zona segnalata.

Poco dopo le 19, finalmente, il giovane è stato individuato e raggiunto. Visibilmente provato ma cosciente, ha spiegato ai soccorritori di aver perso lo zaino con all’interno il cellulare durante una caduta, trascorrendo poi l’intera notte all’addiaccio e senza possibilità di comunicare.

Il recupero in elicottero

Le condizioni del terreno hanno reso necessario l’intervento dall’alto. Il ragazzo è stato recuperato dall’elicottero “Drago” dei vigili del fuoco, decollato da Malpensa, e trasportato all’ospedale degli Infermi di Ponderano per tutti gli accertamenti sanitari del caso.

Nonostante la brutta esperienza, pare che l’escursionista non abbia riportato gravi ferite.

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3 Commenti

1 Commento

  1. Ernesto Trismegisto

    15 Settembre 2025 at 13:52

    Capirei un 70-80 enne che non ha dimestichezza con la tecnologia e magari a quote un pochino più elevate o con maltempo. Ma se un 30 enne resta bloccato in stagione praticamente estiva a quote così modeste senza essere in grado di orientarsi e/o passare una notte all’aperto, allora vuol dire che è proprio uno sfigato. Serve, anzi urge, formazione per gli escursionisti !

  2. albert

    16 Settembre 2025 at 21:27

    sarebbe ora che prima che partano i soccorsi, qualcuno versi un sostanzioso anticipo o nessuno si muove, continuiamo a mobilitare gente o peggio, far volare elicotteri a spese della comunità…basta!

  3. Ennio

    21 Settembre 2025 at 12:13

    d’accordo a far pagare chi chiede soccorso solo perché è stanco, o perché è stanco il cane… (caso recente), ma in caso di cadute e traumi l’intervento è più che legittimo.
    Paghiamo le tasse anche, o direi soprattutto, per avere servizi salvavita.

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