Cronaca
Esame per la patente di guida: in 30 sorpresi a imbrogliare
Indagine della Polstrada di Vercelli
VERCELLI – Indagine sugli esami della patente della Polstrada di Vercelli. A partire dal mese di settembre dell’anno 2022 e fino al mese di gennaio dell’anno 2024, sono stati indagati ben 30 candidati. Tutti sono stati sorpresi, alle sedute di esame per il conseguimento della patente, in possesso di strumentazioni elettroniche, Il tutto per ottenere da remoto il suggerimento della corretta risposta ai quiz ministeriali.
Diversi sono stati gli espedienti utilizzati dall’organizzazione criminale – a cui i candidati si affidavano – per garantire i suggerimenti da remoto. In alcuni casi, sono state fornite delle microcamere – occultate negli abiti dei candidati – sotto “forma” di bottoni della camicia; altre volte, i suggerimenti sono stati forniti mediante micro auricolari celati nel cavo uditivo dei candidati; in altre occasioni ancora, è stato ritrovato il telefonino incollato all’interno della felpa, con la telecamera “puntata” verso l’esterno attraverso dei fori praticati sul tessuto dell’indumento.
Tutto il materiale, compresi gli indumenti, era fornito al candidato dall’organizzazione che, per ogni “servizio”, arrivava a chiedere in alcuni casi fino a 4000 euro a persona.
Attività investigativa
Nel corso dell’attività investigativa è stato individuato anche un elemento di spicco dell’organizzazione, un cittadino egiziano residente nell’hinterland milanese, che si è accertato essere il procacciatore di candidati per l’organizzazione nonché colui che si è sempre fatto carico di iscrivere i candidati ad autoscuole vercellesi per poi accompagnarli alla motorizzazione il giorno dell’esame, fornendo loro gli strumenti e gli indumenti “truccati”.
Nella gran parte dei casi, infatti, i candidati erano cittadini stranieri. Tutti residenti fuori la provincia di Vercelli. Per poter lavorare o migliorare le condizioni di lavoro, necessitavano della patente di guida. Le difficoltà legate alla lingua e alla comprensione delle domande hanno fatto sì che queste persone cedessero alle lusinghe dell’“organizzazione”.
Le indagini hanno interessato anche l’attività di un’autoscuola, ritenuta in contatto con l’organizzazione, poiché avrebbe consapevolmente agevolato le pratiche di iscrizione dei molti candidati, incrementando così il proprio volume d’affari grazie all’arrivo di clienti da fuori città.
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Giovanni
29 Marzo 2024 at 22:04
Direi che i soggetti coinvolti dovrebbero essere esclusi a vita dal prendere la “patente” in Italia, l’autoscuola dovrebbe essere differita e tolta della licenza di esercizio.