Cronaca
Ecco come ho salvato quel ragazzo dal suicidio
Tragedia sfiorata, nella notte di Natale, in centro città. Un ragazzo si voleva lanciare dal ponte. Fortunatamente un passante l’ha visto e ha chiamato i Carabinieri. Protagonista della vicenda un giovane di 18 anni residente in valle Cervo. Voleva farla finita per motivi familiari: i genitori si sono separati da poco e lui avrebbe voluto vedere la famiglia riunita in modo civile almeno il giorno di Natale. A salvargli la vita è stato ancora una volta lui: il maresciallo Nicola Migliaccio, comandante della stazione Carabinieri di Biella. I suoi gesti altruistici sono ormai noti in tutta la città, non per niente Migliaccio è conosciuto anche come “maresciallo cuore d’oro”.
Tragedia sfiorata, nella notte di Natale, in centro città. Un ragazzo si voleva lanciare dal ponte. Fortunatamente un passante l’ha visto e ha chiamato i Carabinieri. Protagonista della vicenda un giovane di 18 anni residente in valle Cervo. Voleva farla finita per motivi familiari: i genitori si sono separati da poco e lui avrebbe voluto vedere la famiglia riunita in modo civile almeno il giorno di Natale. A salvargli la vita è stato ancora una volta lui: il maresciallo Nicola Migliaccio, comandante della stazione Carabinieri di Biella. I suoi gesti altruistici sono ormai noti in tutta la città, non per niente Migliaccio è conosciuto anche come “maresciallo cuore d’oro”.
L’episodio è avvenuto intorno all’una della notte tra martedì e mercoledì. Il giovane era in stato confusionale sul ponte di Chiavazza. Era evidentemente fuori di sè e guardava di sotto sporgendosi dal parapetto. A notare la sua presenza è stato un automobilista, che – intuito cosa stava per succedere – ha immediatamente lanciato l’allarme al 112. Nel giro di un minuto sul posto è giunta una pattuglia dei militari dell’Arma. Non appena il ragazzino ha visto la pattuglia con i colori d’istituto ha scavalcato con una gamba il parapetto. Il maresciallo Migliaccio si è avvicinato e, quando il 18enne ha sollevato anche l’altra gamba per oltrepassare il parapetto, Migliaccio si è letteralmente avventato su di lui, trascinandolo nuovamente in strada. Lo ha preso e lo ha caricato in auto, poi lo ha portato in centrale.
Qui lo ha ascoltato a lungo: «E’ un bravo ragazzo, che semplicemente si è fatto prendere da un momento di sconforto – spiega Migliaccio – avrebbe tanto voluto trascorrere il giorno di Natale con entrambi i genitori. Gli ho spiegato che per stare bene con gli altri deve prima di tutto cercare la serenità in una situazione che per lui è tanto difficile. E gli ho anche spiegato che le famiglie perfette, come quelle della pubblicità Mulino Bianco proprio non esistono. La vita va vissuta, non ci si può arrendere alle difficoltà». Migliaccio e i colleghi hanno poi offerto al giovane una fetta di panettone e una bella cioccolata calda, prima di accompagnarlo a casa dal papà.
Non è la prima volta che il maresciallo cuore oro si rende protagonista di un così gran gesto di altruismo, salvando la vita a qualcuno. Lo scorso anno aveva convinto un pensionato di 75 anni a desistere dal farla finita. L’uomo, povero e solo, non aveva nemmeno da mangiare. Migliaccio lo aveva rincuorato e gli aveva offerto un panino.
Shama Ciocchetti
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