Cronaca
Dopo la discussione in pizzeria Max Losavio si scusa «Ho sbagliato ad alzare i toni, mi dispiace»
«Ho sbagliato a innervosirmi, ma ci tengo a sottolineare che non ho messo le mani addosso a nessuno».
Dopo l’episodio del quale è stato protagonista domenica sera – una discussione in un ristorante sedata dalla polizia – Max Losavio accetta di raccontarci com’è andata. Anche perché, trattandosi di un ex giocatore di basket molto conosciuto, la vicenda è stata ripresa da tutti i media locali. Mix, questo il soprannome dell’ex cestista, getta acqua sul fuoco e si prende le proprie responsabilità, una dote rara di questi tempi.
«Dopo questa storia – racconta – ho ricevuto una marea di telefonate. Alla prima occasione utile mi scuserò di persona con il titolare della pizzeria Apicella, con il quale ho un rapporto di conoscenza e lavorativo ventennale. Però davvero, si è trattato solo di una discussione per questioni nostre di lavoro. Non ero andato con intenzioni “bellicose”, era un confronto tra me e lui. Qualcuno, visti i toni troppo accesi, si è messo in mezzo e ha chiamato le forze dell’ordine, altrimenti sarebbe finita lì».
Invece è arrivata la polizia. Vedendolo nervoso e poco collaborativo, anche alla luce della sua stazza, gli agenti hanno usato precauzionalmente lo spray urticante.
«Quando mi hanno chiesto i documenti – spiega a questo proposito – sarei subito dovuto andare in macchina a recuperarli, ho preso tempo perché stavo discutendo e ho sbagliato. I poliziotti hanno fatto giustamente il loro lavoro. Dopo siamo andati in questura e ho avuto modo di chiarirmi anche con loro. Poi mi hanno riaccompagnato alla macchina e sono tornato a casa. Ripeto, per me era finita lì».
A mente fredda, pur sottolineando che i contorni della vicenda sono stati amplificati, “Mix” Losavio ribadisce di essere dispiaciuto per l’accaduto.
«Quando sbaglio e mi accorgo dell’errore – conclude il 43enne biellese -, chiedo scusa. Non ho problemi a farlo e a chiudere le incomprensioni con una stretta di mano. Chiedo scusa al titolare per i modi e per quanto successo, per la pubblicità negativa che ne è derivata al suo locale. Mi dispiace. Già ieri pomeriggio l’ho contattato telefonicamente e ci siamo chiariti».
fme
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