Diversi distributori “a secco” da giorni: «Perdite per migliaia di euro per i gestori»

Diversi distributori “a secco” da giorni. Disagi per fare carburante in tutto il Piemonte, con ripercussioni anche nel Biellese. Impianti non riforniti, centinaia di migliaia di litri non consegnati, vendite azzerate e migliaia di euro di mancati guadagni.

Diversi distributori “a secco” da giorni

È quanto stanno registrando negli ultimi giorni molti benzinai piemontesi della Europam. Società di distribuzione con sede a Genova che ha circa 250 punti vendita nel centro e nord Italia, di cui oltre un centinaio nella nostra regione. Le segnalazioni di mancati rifornimenti arrivano dalle province di Torino, Cuneo e pure da Biella, dove i gestori sono stati costretti a chiudere gli impianti.

La situazione sotto il Mucrone è denunciata da sindacati e associazioni di categoria, per l’imminente adunata nazionale degli alpini. Nel Biellese ci sono benzinai legati all’azienda con sede nel capoluogo ligure, a Biella, a Pray e a Sandigliano.

«Non aver garantita – dice Angelo Sacco, presidente di Confesercenti- la regolarità dei rifornimenti in momenti di grande affluenza è davvero una beffa per i colleghi. La situazione è estremamente. Alcuni nostri associati sono rimasti a secco per giorni. Per i gestori che vivono delle vendite del solo carburante è una situazione insostenibile. Per i mancati guadagni ma soprattutto perché viene compromesso il rapporto fiduciario con la clientela, che si rifornisce altrove. Purtroppo già nei mesi precedenti si erano registrate consegne a singhiozzo. Non vorremmo che il ripetersi di episodi del genere fosse il sintomo di difficoltà aziendali tali da mettere in pericolo la sopravvivenze stessa degli impianti. Sono in ballo centinaia di posti di lavoro, fra titolari e dipendenti».

Già diverse segnalazioni

«Confesercenti – racconta ancora Sacco – negli ultimi mesi ha provveduto a segnalare queste difficoltà all’azienda. Ma non ci ha mai risposto, né ha fornito spiegazioni ai singoli gestori. Un atteggiamento arrogante e irresponsabile che deve cessare. Stiamo valutando quali azioni legali intraprendere a tutela dei gestori e a risarcimento del danno patito».
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