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Cronaca

Distributori di benzina nel mirino della Guardia di Finanza

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Il continuo andamento altalenante dei prezzi dei carburanti avvenuti in questi ultimi mesi ha fatto scattare una serie di ispezioni della Guardia di Finanza presso alcuni distributori di carburante del Biellese, controlli finalizzati a rilevare il quantitativo di carburante effettivamente erogato, la corrispondenza del prezzo esposto sui cartelloni pubblicitari e quello inserito nell’apparecchio, nonché il controllo della corrispondenza fra le giacenze contabili di carburante e quelle effettive presenti nelle cisterne.

Il continuo andamento altalenante dei prezzi dei carburanti avvenuti in questi ultimi mesi ha fatto scattare una serie di ispezioni presso alcuni distributori di carburante del Biellese, controlli finalizzati a rilevare il quantitativo di carburante effettivamente erogato, la corrispondenza del prezzo esposto sui cartelloni pubblicitari e quello inserito nell’apparecchio, nonché il controllo della corrispondenza fra le giacenze contabili di carburante e quelle effettive presenti nelle cisterne.

Nei vari distributori visitati dall’inizio del 2014, in merito all’esposizione dei prezzi non sono emerse irregolarità, ma merita attenzione la modalità di esposizione del prezzo da parte dei gestori sulla cartellonistica rivolta alla sede stradale.

“La maggior parte delle volte – spiegano dal comando provinciale di Biella -, viene indicato il prezzo praticato nel “self service” e l’automobilista “distratto” si trova  ad effettuare il rifornimento nel “servito”, pagando il carburante 15 centesimi in più al litro, pensando quindi di essere stato truffato. Quindi si deve prestare attenzione alla differenza di prezzo fra le due opzioni, richiedendo, in caso di dubbio,  al  gestore i prezzi praticati oppure leggere direttamente sulla colonnina prima del rifornimento, comunque in caso di necessità rivolgersi al numero di pubblica utilità 117”.

In un distributore situato nel basso Biellese, a fronte di una corretta esposizione dei prezzi alla clientela, è stato però rilevato, in merito alle giacenze di carburante presenti nell’impianto, un ammanco di 1.100 litri di gasolio e 555 litri di benzina. Vale a dire che, a fronte di giacenze contabili riportate sui registri dal gestore, è, in realtà, stata rilevata materialmente una quantità di carburante nelle cisterne inferiore, oltre le “tolleranze” previste dalla legge. Al gestore dell’impianto sono state irrogate sanzioni amministrative in materia di iva, imposte dirette e accise.  

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