Cronaca
Disperso in montagna, si spengono le speranze
Sono state ufficialmente sospese le ricerche di Giancarlo Angelino: l’uomo di 59 anni residente a Coggiola disperso da lunedì 25 agosto sul monte Barone. L’ordine, da parte del magistrato, è giunto tramite fax al campo base istituito in Valsesia.
Sono state ufficialmente sospese le ricerche di Giancarlo Angelino: l’uomo di 59 anni residente a Coggiola disperso da lunedì 25 agosto sul monte Barone. L’ordine, da parte del magistrato, è giunto tramite fax al campo base istituito in Valsesia.
Oltre trecento volontari impegnati nelle ricerche, più di mille chilometri battuti in pochi giorni: questi sono solo solo alcuni degli esorbitanti numeri che danno un’idea di quanto sia stato massiccio il dispiegamento di forze per ritrovare il 59enne. A coordinare tutti i volontari c’era Moreno Solesio, comandante del Corpo Antincendi Boschivi Valsesiano. «Abbiamo perlustrato tutta la zona del monte Barone – spiega – dal versante sopra a Coggiola a quello di Postua. Le ricerche sono state davvero difficili, rese difficoltose anche dalle avverse condizioni meteo della scorsa settimana».
Ogni giorno una media di 35 – 40 uomini pattugliava i vari sentieri. «Abbiamo mandato le squadre con al seguito i gps per poter scaricare le tracce battute del percorso. Così si vedono esattamente quali zone sono state controllate e quali no». Si sono mossi in tantissimi: «Oltre ai nostri volontari del Soccorso Alpino c’erano i colleghi del coordinamento provinciale di Protezione Civile, i Vigili del Fuoco, la Croce Rossa con i cinofili e il 118. Non solo: a settacciare il territorio si sono uniti anche i militari di Carabinieri e Guardia di Finanza. Inoltre diversi cittadini amanti della montagna hanno voluto dare, privatamente il loro contributo».
L’ultimo contatto risale a lunedì 25 agosto intorno alle 13, quando ha telefonato a un parente dalla cima del Monte Barone, dicendo che si preparava a scendere. Sono stati proprio i famigliari a dare l’allarme dopo che non lo hanno visto rientrare. Una squadra del Soccorso alpino di Coggiola è salita per le prime ricerche. Ad alcuni amici aveva confidato di voler raggiungere anche un conoscente in un alpeggio a confine con la Valsesia, ma non sembra sia mai passato da quelle parti. Difficile capire quindi che percorso abbia intrapreso.
Oltre alle consuete ricerche si è tentato anche di captare il segnale del suo cellulare, ma anche in questo caso senza successo. Probabilmente la batteria si è nel frattempo esaurita.
Giancarlo Angelino abita da solo in località Villa, è un ex allevatore ora in pensione, è un amante della montagna e degli animali, e conosce molto bene la Valsessera. Alcuni anni fa era stato sottoposto a un intervento chirurgico alle gambe, ma si è ripreso senza problemi. Non è la prima volta che Giancarlo Angelino perde la strada, tra i sentieri di montagna. Era successo già nel 2012, sempre nella zona del monte Barone: poi, dopo una notte fuori, era riuscito a tornare a casa da solo. In paese da giorni non si parla d’a l t ro. Giancarlo Angelino è una persona benvoluta e conosciuta: «Continueremo le ricerche, anche se in forma più contenuta – conclude Solesio – nei prossimi giorni organizzeremo qualche uscita delle squadre per ribattere i sentieri. Speriamo di riuscire a trovarlo».
cronaca@nuovaprovincia.it
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